Johansson, che critiche a Masi: "Inadatto, decisioni senza senso ad Abu Dhabi"

Johansson, che critiche a Masi: "Inadatto, decisioni senza senso ad Abu Dhabi"

Lo svedese, ex pilota della Ferrari, ha criticato amaramente il direttore di corsa Michael Masi, spiegando di non apprezzare minimamente questa direzione intrapresa dalla F1, più verso lo show che verso lo sport

04.01.2022 ( Aggiornata il 04.01.2022 13:09 )

Stefan Johansson ha alle spalle 79 partenze in Formula 1, che gli hanno fruttato 12 podi e l'esperienza in Ferrari tra il 1985 ed il 1986, prima di terminare la sua carriera tra campionato CART e Sportprototipo. Oggi invece lo svedese ha un blog dove dice la sua sull'attuale F1, e qui ha affidato il suo pensiero riguardo all'ultima gara del mondiale 2021.

Masi non adatto

Johansson, in un'argomentazione piuttosto articolata, ha sottolineato come il tanto interesse riscosso dal duello sia un bene per la categoria, ma che al tempo stesso il Circus debba chiedersi se vuole essere uno sport vero e proprio oppure uno show. "Penso sia positivo - ha esordito - che tutti si stiano esprimendo sulla questione, significa che c'è tanta passione da entrambe le parti, sia per Lewis che per Max. Che sia intenzionale o meno, il valore dell'intrattenimento di questa controversia è andato alle stelle. Ma penso che si debba trovare un equilibrio da qualche parte perché le decisioni prese da Masi non hanno avuto senso a nessun livello. Ha del tutto ignorato qualsiasi livello buon riguardo quello che sarebbe stato il modo più giusto di gestire la situazione. Il modo migliore sarebbe stato fare quello che avresti dovuto fare normalmente ed è quello che lui stesso ha fatto nella gara precedente. Non appena hanno schierato la safety car a cinque giri dalla fine avrebbero dovuto sospendere la gara. Sarebbero andati tutti ai box mentre pulivano la pista, avrebbero montato tutti gomme nuove e sarebbero ripartiti come nel GP dell'Arabia Saudita. Sarebbe stata una resa dei conti in cinque giri, invece prendendo quelle decisioni cambiando idea all'ultimo momento ha consegnato la gara su un piatto d'argento a Max e la Red Bull dopo che Lewis aveva corso in modo impeccabile. Aveva fatto tutto il necessario per vincere il titolo, compresa una partenza perfetta".
"Lo avevo detto nelle interviste prima della gara, speravo di sbagliarmi ma la mia previsione era che la gara non sarebbe stata decisa tra i piloti quanto piuttosto dai commissari di gara, facendo l'ennesima chiamata a caso come abbiamo visto fin troppo spesso nelle scorse stagioni. Quest'ultima gara è stata solo il culmine di una serie di decisioni incredibilmente sbagliate che in qualche modo sembrano essersi intensificate con il passare del tempo. Riconosco che ci siano un'enorme pressione nel prendere certe decisioni in un lasso di tempo molto breve, ma il lavoro di direttore di gara non è per i deboli di cuore e ovviamente richiede una personalità piuttosto forte, con un profonda comprensione delle dinamiche delle corse sia dal punto di vista del pilota che dal punto di vista del team. Non so molto del background di Masi, ma è chiaro che gli manca una comprensione fondamentale delle dinamiche di base dei duelli ruota a ruota e di ciò che è accettabile per quanto riguarda le linee guida di una gara. Alcune delle mosse nelle ultime quattro corse sono state inquietanti ed è difficile vederlo accadere in F1, che dovrebbe essere l'apice degli sport motoristici. Charlie (Whiting, ex direttore di gara) aveva una lunga esperienza e conosceva ogni trucco".

Lewis e Max, due eccellenze

Lo svedese ha poi detto di ammirare entrambi i piloti: "Ammiro davvero il modo in cui Lewis ha riportato la purezza nei duelli, spero solo che la nuova generazione di piloti in arrivo provi ad emulare quello stile della guida, è molto più difficile avere successo lottando nel modo giusto piuttosto che guidare sporco. Bloccare è facile e spingere qualcuno fuori strada è facile, chiunque può farlo. Alla fine, penso che sia Max che Lewis meritassero di vincere il titolo quest'anno, entrambi hanno guidato ad un livello così alto ed entrambe le loro squadre hanno operato a livelli altrettanto alti che sarebbe stato un finale così incredibile da decidere in pista, invece ora abbiamo questa infinita controversia. Sono sicuro che Liberty non si sta lamentando perché questo ha portato la F1 a un livello completamente nuovo in termini di popolarità, ma credo che se si continuerà in questa direzione, dove l'intrattenimento viene prima dello sport, entreremo in un territorio molto pericoloso".

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