GP Australia, FP3: Norris davanti a Leclerc

GP Australia, FP3: Norris davanti a Leclerc© Getty Images

Nell'ultima sessione di prove libere a Melbourne Lando Norris a sorpresa ha chiuso davanti a tutti in un turno segnato dalla doppia bandiera rossa dovuta ai piloti Aston Martin

09.04.2022 ( Aggiornata il 09.04.2022 06:10 )

Una McLaren rediviva nella terza sessione di prove libere, con Lando Norris a prendersi la scena al termine delle FP3. L'inglese ha chiuso davanti a tutti nell'ultimo turno di libere, precedendo Leclerc e Perez.

Le zone Drs ridotte a tre

A 20 minuti dall'inizio delle FP3, la Federazione ha diffuso un comunicato in cui affermava che per il resto del weekend il numero di zone Drs sarebbe sceso a tre. In particolare, è stata tolta la possibilità di attivare l'ala mobile nel nuovo tratto di pista, quella piega destrorsa che va da curva 8 a curva 9, dove prima c'era la chicane Clark. La ragione di tale scelta è legata alla sicurezza, in un tratto in cui le vetture hanno sofferto molto il porpoising. Le zone Drs dunque diventano tre: tra curva 10 e 11 (con detection point prima di curva 9), nel rettilineo principale e poi tra curva 2 e 3, le ultime due dotate del medesimo detection point tra curva 12 e 13.

Stroll impedisce a Max di migliorare

Nonostante una zona Drs a disposizione in meno, i tempi si sono avvicinati a quelli delle FP2 di ieri. Dall'1'18"978 di ieri messo a segno da Leclerc si è passati all'1'19"117 che nel terzo turno ha permesso a Norris di chiudere davanti a tutti. L'inglese della McLaren ha fatto meglio di Leclerc per 132 millesimi, con Perez subito dietro a 0"148. Benissimo anche Fernando Alonso, 4° a solo un centesimo dal messicano della Red Bull, quindi Sainz a 0"302 dal vertice. Le buone notizie in casa McLaren arrivano anche da Ricciardo, 6° a 0"576 e davanti ad un Verstappen che non è riuscito a mettere insieme il giro: l'olandese ha sofferto di sottosterzo ed ha concluso a quasi sette decimi, sebbene il suo miglior crono sia arrivato con gomma media. Max infatti non è riuscito a provare un giro vero e proprio con la C5, perché mentre si stava rilanciando è incappato nella bandiera rossa esposta per l'uscita fuori pista di Lance Stroll, la quale ha tolto ai piloti la possibilità di ritoccare i loro tempi negli ultimi minuti.

Si è rivista infine la Mercedes in top 10, con Hamilton 8° davanti a Bottas e Tsunoda.

Scelte di assetto

Interessanti le scelte delle squadre dal punto di vista del set-up. La Ferrari è rimasta fedele alle scelte di ieri, così come la Red Bull, che dopo essersi presentata in pista nelle FP1 con un'ala posteriore piuttosto scarica aveva provveduto a "caricare" la vettura nel secondo turno di libere, con un alettone posteriore a maggior downforce confermato per le FP3. Continua a far fatica invece la Mercedes, più vicina nei tempi ma ancora alle prese con tanto porpoising sulla W13, macchina sulla quale addirittura è ricomparsa l'ala posteriore del Bahrain; bocciata la soluzione "fresata" con cui la squadra aveva girato in Arabia Saudita. Ancora qualche difficoltà per i piloti, con Hamilton e Russell entrambi protagonisti di alcuni errori nel corso delle libere 3. Da questo punto di vista comunque nemmeno Verstappen è stato da meno, con una piroetta in curva 12.

Seb, che disastro!

Continua l'inizio di mondiale nero da parte di Sebastian Vettel. Dopo il ko per il motore in fumo verso la fine delle FP1, il tedesco ha dovuto saltare tutte le FP2, motivo per cui avrebbe avuto tutto l'interesse nel girare con costanza negli ultimi 60 minuti di libere. Invece Seb è riuscito a completare appena cinque passaggi prima di finire in barriera in uscita di curva 10, quando è finito a sbattere con l'anteriore sinistra provocando una bandiera rossa. Lavoro ovviamente finito e situazione molto complicata per lui: si affaccerà alle qualifiche con appena 23 giri percorsi in tutto il fine settimana, non il massimo per chi non provava la vettura dall'ultima sessione di test in Bahrain e per chi ha saltato le prime due gare dell'anno. Vettel a fine sessione è stato imitato dal compagno di squadra, segno che le cose non stanno andando bene in casa Aston Martin.

I tempi


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