GP Emilia-Romagna, l'anteprima: Ferrari contro le incognite

GP Emilia-Romagna, l'anteprima: Ferrari contro le incognite© Getty Images

Il Cavallino si presenta ad Imola con tanta fiducia, legittima dopo il travolgente inizio di mondiale, ma nella prima gara di casa l'attendono varie incognite come gara sprint e rischio pioggia, oltre ad una RB18 aggiornata

21.04.2022 ( Aggiornata il 21.04.2022 12:54 )

Calda, passionale, rumorosa. E' l'immagine dell'onda rossa che sale per abbattersi sulle tribune di Imola e ricadere in pista, dove una Rossa non vince dal 2006. E' l'anno buono? Se lo chiedono in tanti, tutti ci sperano. Insomma, c'è il sapore delle grandi occasioni. Con tutti gli scongiuri del caso, per i ferraristi.

Quanta attesa per la Rossa

Imola, ovvero la tappa che i tifosi italiani aspettano sin dalla prima gara. Perché c'è una Ferrari in vetta alle classifiche che scalda i cuori, fa sognare, promette di provarci perché vincere sul Santerno, del resto, non sarebbe una vittoria come le altre. C'è un'attesa trepidante con il timore che l'entusiasmo sia eccessivo, ed i primi a fare i pompieri devono essere proprio loro, vale a dire Mattia Binotto, Charles Leclerc e Carlos Sainz, le tre teste che sognano ad occhi aperti in vista del GP del Made in Italy e dell'Emilia-Romagna (ma una titolazione un po' più breve no?), pur cercando di mantenere i piedi saldamente per terra. Perché sì, ci sono ragioni per sperare di fare molto, molto bene; ma ce ne sono anche altre che impongono di tenere alta la guardia.

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Le caratteristiche di Imola sorridono alla F1-75

Da un punto di vista tecnico la Ferrari F1-75 ha tutto per fare bene sui saliscendi del Santerno. E' una macchina dotata di tantissimo carico, un fattore mica da poco ad Imola (anche se l'eliminazione della Variante Bassa ha fatto impennare le medie orarie sul giro), apparsa ben bilanciata, gentile sulle gomme (al punto a volte di scadere nel difetto opposto, ovvero quello di non riuscire a scaldarle subito), fortissima in trazione e stabile nei cambi di direzione, tutte caratteristiche che su una pista con un solo vero rettilineo e tante curve (di varia tipologia) fanno ben sperare. Imola è una pista vecchia scuola, completa e che non concede errori ai piloti, pena finire sull'erba o peggio ancora sulla ghiaia. In generale, è una pista da medio carico: presenta un'ampia varietà di curve, ed entrambi gli assi sono ugualmente importanti; contano tantissimo trazione e coppia per uscire dalle pieghe più lente ma è al tempo stesso fondamentale avere un anteriore preciso, da qui l'esigenza di avere una vettura perfettamente bilanciata. Non è sbagliato dire che la F1-75, alla vigilia, si candida ad essere la macchina da battere in Emilia-Romagna, anche se poi c'è da attendere la riprova della pista e, soprattutto, le prime controffensive della concorrenza: Horner ha minimizzato la portata degli aggiornamenti, ma sulla RB18 dovrebbero arrivare le prime, vere novità (leggi qui). Il tutto mentre Mattia Binotto ha affermato che in un fine settimana con la prima F1 Sprint (da quest'anno si chiama così) dell'anno portare pezzi nuovi sia controproducente. Ed eccola, la prima incognita: proprio la mini gara del sabato.

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Gara sprint e pioggia le incognite più grandi

Avere la qualifica tradizionale subito al venerdì pomeriggio significa avere solo una sessione di prove libere prima di entrare in parco chiuso. Questo impone, come abbiamo detto a lungo l'anno scorso, di presentarsi in pista nella miglior maniera possibile dal punto di vista degli assetti, con una preparazione minuziosa fatta al simulatore. A dire la verità, quest'anno la Ferrari è sempre andata bene sin dalle FP1: merito della squadra e del nuovo simulatore, certamente un'arma in più in questi casi. Per cui potrebbe non essere esattamente un male, per il Cavallino, se riuscisse a confermare il trend di inizio stagione, anche se di solito quando sei il più forte preferisci ridurre al minimo le variabili. Compresa quella del meteo, che invece potrebbe fare le bizze: si prospetta un fine settimana plumbeo con pioggia dalle parti del Santerno, un qualcosa che potrebbe rimescolare le carte; non dimentichiamo infatti che sarebbe la prima volta sotto l'acqua per questa nuova generazione di vetture, con tutti gli imprevisti del caso. Avere tanto carico con la pioggia può aiutare, ma non è una garanzia: anche la SF70H del 2017 aveva deportanza da vendere, eppure soffriva terribilmente il bagnato perché non riusciva a mandare in temperatura le Pirelli full wet ed intermedie. Questo perché con la pioggia si fanno tante regolazioni per impostare la vettura su configurazioni che solitamente non si utilizzano, da qui comportamenti a volte imprevedibili, in un senso o nell'altro: con il bagnato un fattore fondamentale diventa appunto quello dell'utilizzo delle gomme, legato direttamente all'assetto meccanico della monoposto. Va detto, tuttavia, che l'assetto meccanico sarà fondamentale a prescindere: sia come detto con il bagnato ma anche con l'asciutto, non solo per far funzionare le Pirelli (C2, C3 e C4 in Italia) ma anche per aggredire i cordoli imolesi, fattore significativo per la prestazione.

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Minor porpoising?

F1 Sprint e rischio pioggia sono fattori che bastano ed avanzano per dare un quadro generale di incertezza. Possono essere un vantaggio o uno svantaggio per tutti, anche per chi sa benissimo che ad Imola andrà nuovamente per difendersi. Non tanto la Red Bull, comunque veloce nonostante la scarsa affidabilità, quanto piuttosto la Mercedes: la W13 fa ancora tanta fatica, ma già a Melbourne ha fatto piccoli passi avanti e ad Imola potrebbe avvicinarsi ancora. Questo perché la pista dedicata ad Enzo e Dino Ferrari ha come dicevamo un solo, lungo rettilineo: e questo dovrebbe limitare l'effetto del porpoising, il male di questa W13. Su un tracciato in cui questo fenomeno sarà ridotto, la casa della Stella potrebbe "abbassare" la vettura in modo da farla entrare in quella configurazione prevista in fase di progettazione per la monoposto d'argento, nella speranza di trovare la prestazione che sta mancando. Se basterà o no, difficile dirlo, probabilmente no viste le problematiche che attanagliano la vettura 2022 (afflitta sì da porpoising, ma non solo), ma intanto potrebbe avvicinarsi al duo di testa. In una ipotetica gara pazza, chissà chi ne uscirà fuori.

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