L'inglese della Mercedes ha accusato forti dolori fisici ma è riuscito a finire la gara di Baku con un grandissimo 4° posto, ma per uscire dalla monoposto ha chiesto aiuto ai meccanici: "La W13 saltella così tanto che sembra di essere dei canguri"
Ha il volto della sofferenza Lewis Hamilton al termine del GP in Azerbaijan, nonostante il 4° posto. Dolore fisico per il mal di schiena così forte che quasi lo blocca, tanto da rendere molto difficoltoso l'uscita dalla sua W13 e a chiedere aiuto ai suoi meccanici. Il porpoising e il bottoming, le scosse generate ripetutamente dal fondo della vettura che sbatte sull'asfalto, della sua Mercedes lo stanno mettendo in crisi e il circuito di Baku per la sua conformazione, ha accentuato i saltellamenti che alla vigilia della gara secondo Toto Wolff avrebbero potuto costringere il 7 volte iridato al ritiro anticipato.
Un fenomeno che purtroppo la monoposto della Stella amplifica per le sue problematiche. Una colpa che l'austriaco si prende sulle spalle, tant'è che chiede scusa al suo pilota via radio vendedolo così sofferente: "Lewis, mi dispiace. Al momento la macchina è una ‘scatoletta di m***a" (ovvero “s*it box”, ndr). Scusa. La sistemeremo”.
Con la colonna vertebrale così sollecitata e compressa, senza contare che anche la testa e il collo hanno le loro gravi conseguenze visto le scosse del casco, non è solo Hammer ad auspicare una soluzione regolamentare da parte della FIA con le monoposto così ribassate e a contatto con il suolo.
“Credo che la maggior parte dei piloti sia giunta alla conclusione che parliamo di una situazione davvero grave. È il momento di ammettere che è un problema reale e che dobbiamo fare qualcosa per risolverlo tutti insieme“, ha detto il team principal della Mercedes.
Un provedimento che attende anche Russell: "Il porpoising a Baku? Semplicemente è stupido, siamo in Formula 1, l’apice di questo sport, abbiamo delle tecnologie increbili,spero troveremo una soluzione il primaa possibile".
La bella rimonta di ben 4 posizioni messa a segno dall'inglese, e il secondo 4° posto portato a casa in questi primi 8 appuntamenti del Mondiale 2022, viene invitabilmente offuscato dal dolore in quella che Hamilton definisce come la peggior corsa in carriera: "È stata la gara più dura della mia vita, dal punto di vista fisico, per il mio dolore. Tuttavia il risultato è stato incredibile: Russell terzo e io quarto. Abbiamo portato tanti punti al team e abbiamo dimostrato una grande affidabilità. Una volta risolti i saltellamenti potremmo combattere, ma per ora non sappiamo come fare. Io devo dire che ho avuto più problemi rispetto a George, che ne ha avuti di meno. Questa macchina sia in rettilineo sia in ingresso nelle curve veloci, saltella così tanto che sembra di essere dei canguri".
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