A Singapore ci vuole un fisico bestiale, Ferrari: "Non c'è un istante di riposo"

A Singapore ci vuole un fisico bestiale, Ferrari: "Non c'è un istante di riposo"© Ferrari

La preparazione dei piloti è specifica per la gara più dura di tutto l'anno. Andrea Ferrari, preparatore fisico di Charles Leclerc, spiega le difficoltà dell'appuntamento di Marina Bay

F.P.

28.09.2022 14:32

La Formula 1 che vola a Oriente e ritrova il GP di Singapore dopo tre anni ritrova, anche, la sfida estrema per il fisico dei piloti. Tra tassi di umidità nell'ordine dell'80%, un circuito tormentato da 23 curve, un asfalto storicamente sconnesso, ecco che Marina Bay (qui gli orari del week end) guadagna la palma di gara più dura dell'anno.

Le due ore di gara sono un limite spessissimo avvicinato dalle edizioni corse dal 2008. Nelle tre settimane che hanno separato Monza dall'appuntamento di Singapore i piloti si sono allenati in condizioni specifiche. Per dare la misura dell'impegno fisico, basti dire dell'allenamento di Sainz su una cyclette trasferita all'interno di una sauna.

Mai un istante di "riposo" in macchinba

Stress fisico e mentale che racconta il preparatore di Charles Leclerc, Andrea Ferrari. "Nell'attuale calendario di Formula 1 quella di Singapore è la pista più impegnativa dell’anno. Si tratta di un circuito cittadino tradizionale, coi muretti che non perdonano alcuna perdita di concentrazione.

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Inoltre non ci sono lunghi rettilinei e questo fa sì che il pilota non riesca mai a riposarsi, perché è solo sul dritto che il battito cardiaco può rallentare un po’ dando sollievo all’atleta. A peggiorare il quadro ci sono le condizioni climatiche di Singapore, con temperature elevate e altissimi livelli di umidità che compromettono la termoregolazione, cioè la capacità del corpo di dissipare calore. I piloti sudano molto e così perdono sali minerali e calcio, che sono fondamentali per la contrazione muscolare, e dunque la prestazione fisica offerta in pista".

La sfida amplificata dalle nuove macchine

Correre a Marina Bay con le monoposto 2022 sarà una sfida probabilmente ancor più impegnativa. Il peso maggiore delle monoposto, la visibilità ridotta dalle gomme da 18 pollici, senza contare il concreto rischio di bottoming dalle altezze da terra ridotte e su un asfalto in passato molto sconnesso, da verificare nella riasfaltatura curata dall'italiana Dromo.

"I piloti nell’arco del Gran Premio di Singapore possono perdere fino a 3 kg di peso e con essi anche molto in termini di prestazione. Per ovviare a questa problematica è necessario che l’atleta si idrati bevendo costantemente durante la corsa. Per aiutare i piloti a gestire al meglio il weekend si cerca di arrivare a Singapore il prima possibile per iniziare ad abituarli al clima e per svolgere quanti più allenamenti in condizioni limite, riprendendo il lavoro iniziato nelle settimane precedenti, quando con l’aiuto di saune è stato simulato il clima caldo e umido della città asiatica", prosegue Ferrari.

Abitudini invariate con il fuso europeo

Tra le sfide, di certo la minore è l'adattamento ai ritmi di un week end che si corre in notturna. Non c'è di fatto la necessità di smaltire il jet lag, la differenza di fuso orario con l'Europa: "La giornata dei piloti viene programmata per rimanere nel fuso orario europeo, per cui si arriva in pista molto tardi e si va via a notte inoltrata. Dal punto di vista psicofisico è molto più facile questa gara che non quella che seguirà, in Giappone, per la quale sarà necessario alterare tutta la routine per sintonizzarsi con gli orari locali". 


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