Schumacher, sognando Ocon: obiettivo 2024

Schumacher, sognando Ocon: obiettivo 2024© @MercedesAMGF1

Il tedesco ha nell'amico Ocon un esempio di come un anno da panchinaro non sia necessariamente un anno buttato: starà a lui fare tesoro dell'esperienza con la Mercedes per poi tornare nel 2024

15.12.2022 ( Aggiornata il 15.12.2022 15:17 )

Mick Schumacher alla F1 non ha mai smesso di crederci e lo ha sempre detto. Di non essere in griglia nel 2023 ha dovuto farsene una ragione, ma a 23 anni, 24 il prossimo marzo, è proibito smettere di sognare. La Mercedes, artigliata nel ruolo di terzo pilota, non sarà un arrivo, ma un nuovo inizio.

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Ocon, l'esempio da seguire

C'è l'esempio dell'amico Esteban Ocon, a dare morale e fiducia. Il francese, il quale con Mick ha un bel rapporto che va oltre la pista, si è rilanciato qualche anno fa proprio dopo una stagione spesa nel ruolo di terza pilota. Una condizione frustrante, per chi ama la competizione, ma al tempo stesso molto formativa se si riesce a sfruttarla per bene. Certo, impone uno stop piuttosto lungo all'abitudine al volante, un'assenza che ad un pilota pesa e peserà sempre, ma come lato positivo offre tempo e modi di ricostruirsi e di ricostituirsi dal punto di vista mentale, il tutto mentre si scoprono altre facce del mondo delle corse. Successe proprio così ad Esteban Ocon: classe 1996, si ritrovò senza un volante per il 2019, un'annata vissuta completamente ai box, con le cuffie in testa ed al fianco di Toto Wolff, mentre i colleghi lottavano in pista. Dietro le quinte, però, tutto si muoveva per il ritorno del 2020: trovò un posto in Renault, oggi Alpine, marchio che proprio con Esteban ha ottenuto la sua prima vittoria nell'indimenticabile giornata di Budapest 2021. Scrollata di dosso la ruggine, Esteban ha dimostrato che l'anno da panchinaro, alla fine, non è stato un anno buttato.

Ecco, Mick Schumacher sogna proprio questo. Ci crede, deve crederci con ancora una grandissima fetta di carriera davanti a sé. E' vero che Esteban rappresenta più l'eccezione che la regola, e se è vero anche che entrare in F1 è difficile e rientrarci dopo esserne usciti lo è ancora di più, da questo punto di vista il presente offre qualche speranza in più rispetto al recente passato: è accaduto ad Ocon, è accaduto ad Albon, è accaduto pure a Magnussen ed Hulkenberg, rispettivamente ex compagno di squadra e sostituto di Mick Schumacher per il 2023. Esempi che lasciano più di una speranza.

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Vivere la Mercedes

Nello specifico, Mick vivrà un anno da terzo pilota, ovvero come primo sostituto in caso di indisposizione da parte di uno tra Lewis Hamilton e George Russell. Studiare questi due, sarà un ottimo modo per crescere: potrà confrontarsi con i loro tempi al simulatore, osservarli sui campi di gara per scoprire come si muovono e cosa fanno per migliorare, soprattutto Lewis che da questo punto di vista ha esperienza da vendere. In più, la stessa Mercedes sarà una miniera di consigli: Toto Wolff già prima dell'ingresso in FDA aveva offerto a Mick un posto nella sua Academy, perché il manager austriaco in Mick crede e non solo come segno di riconoscenza per il cognome che porta. Schumi, del resto, ha saputo vincere in F3 ed in F2: il palmares nelle categorie propedeutiche, insomma, è di prim'ordine. 

L'impegno al simulatore rappresenterà il grosso del lavoro per il 2023 di Mick Schumacher, chiamato a sviluppare virtualmente la Mercedes W14, o come si chiamerà. Poi, ovviamente, avrà la possibilità di testare quella reale: sarà lui, si presume, a scendere in pista nelle libere quando obbligatoriamente uno tra Lewis e George dovrà lasciare il volante in una FP1. Per la squadra è un modo per avere un confronto diretto tra virtuale e reale da parte dello stesso pilota, il quale è un'altra voce per gli ingegneri oltre a quella dei titolari, per il pilota invece è un modo, seppur restrittivo, di fare vedere quantomeno le sue capacità di collaborazione all'interno del team.

E poi ci sarà tempo per riflettere sugli errori commessi nel recente passato, per migliorare dal punto di vista mentale nella gestione del weekend. Osservando, appunto, come si muovono Lewis e George, come si muove la squadra, una grande squadra come la Mercedes. Osservare per carpirne i segreti, il tutto mentre, c'è da scommetterci, partiranno le mosse in chiave 2024. La data che Mick Schumacher ha cerchiato di rosso nella sua tabella di marcia personale.

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