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Riviviamo gara per gara la stagione 2022, dall'illusione Ferrari al ritorno di forza da parte della Red Bull, prima di un finale segnato dalla resurrezione Mercedes e la chiusura in trionfo di Verstappen
30 dic 2022
Il 2022, dopo due anni di piena pandemia, è l'anno del bentornato alle gare che per ovvi motivi non erano potute andare in scena nelle due precedenti stagioni: e così, dopo l'Australia, torna pure il Canada ed a fine anno torneranno definitivamente nel giro anche Singapore e Giappone. Il pubblico vince sugli spalti, Max Verstappen in pista: Sainz si illude di farcela nel finale, ma la variabile Max, una variabile che in questa fase di mondiale sembra sbilanciare qualunque equazione, è ancora quella vincente. All'olandese “basta”, tra molte virgolette, uscire bene in trazione, area su cui la Ferrari è più forte (almeno a giugno); per il resto ci pensa la velocità di punta di una RB18 sempre più affinata a mano a mano che passano le domeniche. Affinata ma non ancora perfetta, se è vero che Perez resta appiedato 24 ore dopo una qualifica orribile: dopo la grande utopia di Montecarlo, il sogno iridato per Checo sembra già finito. Non per Charles Leclerc, almeno non ancora, dopo una bella rimonta cominciata dal fondo della griglia in seguito alla penalità dovuta alla sostituzione del motore: Charles ci prova, è 5° e ancora ci crede. Sogni più modesti invece per Fernando Alonso, che di certo non si mette a fare sogni iridati, ma di podio sì: dopo la prima... prima fila da Hockenheim 2012, favorita dalle qualifiche bagnate, Nando vive una giornata pessima: strategia cannata dal team ed alla fine è solo 7°, piazzamento che diventa un 9° posto dopo una penalità. Alla fine, è un Nando furioso.
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