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Riviviamo gara per gara la stagione 2022, dall'illusione Ferrari al ritorno di forza da parte della Red Bull, prima di un finale segnato dalla resurrezione Mercedes e la chiusura in trionfo di Verstappen
30 dic 2022
Ricordate il detto degli inglesi? Ecco, tenetelo a mente, perché torna buono anche per Baku. Più o meno la stessa solfa, anche se sul Mar Caspio la partita è più aperta rispetto a Barcellona: Leclerc fa la pole, al via si fa passare da Perez ma gioca il jolly alla virtual safety car uscita, disgraziatamente, per l'altra Ferrari di Sainz, ammutolita in curva 4 dopo appena 9 giri. Leclerc si ferma, le Red Bull no: e quando anche le vetture di Christian Horner vanno ai box, il monegasco si ritrova in testa, anche se con coperture meno fresche. Binotto, a fine gara, sostiene che quella di anticipare la sosta fosse la scelta giusta, ma purtroppo per lui non avrà mai la riprova: al 19° giro il motore di Charles esplode e questo consegna la quinta vittoria consecutiva alla Red Bull, con Verstappen davanti a Perez. L'ottimo inizio di stagione ha già lasciato il posto a rimpianti, delusioni e spiegazioni: il team principal del Cavallino difende l'aggressività progettuale invocata da tutti nell'inverno e avuta sia sul fronte aerodinamico che motoristico, dove è stato fatto uno sforzo notevole per recuperare il gap di fine 2021: solo che appena si alza l'asticella delle prestazioni, le Pu non reggono dopo le prime cinque gare disputate a regimi più conservativi. E' lo scotto da pagare in vista del congelamento: con un ritardo prestazionale la Rossa ha preferito avere più potenza per poi cercare in un secondo momento l'affidabilità, solo che il conto arriva presto ed è molto amaro.
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