F1 2022: il romanzo del mondiale

2 – Gp Arabia Saudita: primo squillo di Max

Si sa, le apparenze ingannano. E infatti, a Jeddah è già tempo del primo squillo Red Bull: in pole c'è Perez, ma a vincere sarà Max Verstappen. Seconda gara, secondo duello a ruote incrociate con Charles Leclerc; stavolta vince Max, che sfrutta tutta la malizia possibile: con la VSC si tiene pochissimo margine sul delta, recupera qualche decimo utile per prendere il Drs e la F1-75 non può niente contro la velocità di punta della RB18. Mentre i due mettono in scena sorpassi e controsorpassi, Sainz e Perez si giocano il podio ma sono lontani, Russell fa quel che può, Hammer invece scompare, intrappolato nei limiti e nei mali di una W13 che nemmeno una rivoluzione d'assetto può curare: escluso in Q1, un punto in gara, niente più. Tra gli altri, c'è materiale per altri racconti: Schumi sbatte in qualifica e nemmeno parte, lo stesso succede a Tsunoda con la macchina ammutolita prima del via; in casa Alpine, per la seconda ed ultima volta dipinta di rosa in nome degli sponsor, iniziano i primi scambi di cortesie tra Ocon ed Alonso, perché il rapporto è buono ma non lo sarà sempre, mentre Nico Hulkenberg corre senza pretese: 17° a Sakhir, 12° a Jeddah quale biglietto da visita del suo 2022. Dopo questo ennesimo Hulkenback della carriera deve lasciare il volante a Seb Vettel, fuori nei primi due Gp causa Covid. Visto come va l'Aston Martin, per Seb non sembra una gran perdita e la convalescenza avrebbe potuto essere anche più lunga, ma siccome sono macchine nuove da scoprire e da capire, meglio tornare in sella il prima possibile. Per Nico, invece, è la fine dell'ultima comparsa da tappabuchi: dietro le quinte avrà le sue soddisfazioni.