F1 2022: il romanzo del mondiale

3 – Gp Australia: sogni di primavera

E' una primavera rigogliosa soprattutto per Charles Leclerc, l'unico che può godersi veramente l'arrivo della bella stagione. Gli altri, chi più chi meno, hanno tutti i loro problemi, anche nel box a fianco. Carlos Sainz, ad esempio: con la F1-75 ha difficoltà di adattamento, accentuati dalla generale tendenza delle monoposto 2022 ad un sottosterzo più marcato rispetto alle vetture del vecchio ciclo tecnico. Carlitos fa fatica a tenere il passo di Charles, velocissimo nelle prime gare, e per rimediare sbaglia: sfortunato in qualifica, parte indietro, si avvia con troppa foga e dopo due giri è già nelle ghiaia. Ma c'è pure chi sta peggio, tipo la Red Bull: la prestazione c'è, ma manca l'affidabilità e così Max Verstappen si ritrova a piedi per la seconda volta in tre gare, spalancando le porte del 2° posto a Perez e soprattutto al primo podio di Russell con la Mercedes. Non fraintendete, la W13 c'è ma è come se non ci fosse: il divario è ancora enorme e nel corso dell'anno verrà ridotto, non colmato. George, dal canto suo, fa bene a sorridere, perché la W13 ha problemi ma Hamilton, con quella macchina, ne ha ancora di più. Ne ha anche Vettel, che torna dal Covid solo per mettere a referto un motore rotto e due incidenti in tre giorni: momento disastroso che porterà a determinate riflessioni. Nei pensieri di Leclerc, invece, c'è il titolo iridato: dopo tre gare ha 71 punti su 78 disponibili, 34 punti di margine sul primo inseguitore, Russell, e soprattutto è a +46 su Verstappen. Visto il fuso orario con Melbourne, per alcuni è alba rossa, per altri allarme rosso. Sono numeri incredibili, ma che diventeranno del tutto relativi.