Ben Sulayem: la FIA custode della F1 contro le valutazioni gonfiate

Ben Sulayem: la FIA custode della F1 contro le valutazioni gonfiate© Getty Images

Il presidente FIA ha espresso le proprie preoccupazioni sulla possibilità di un'acquisizione della Formula 1 a valori che sarebbero 5 volte superiori il prezzo pagato da Liberty a Ecclestone

Fabiano Polimeni

23.01.2023 ( Aggiornata il 23.01.2023 17:56 )

L'interesse nei confronti della Formula 1 non è solo quello dei tifosi, che hanno contribuito a risultati da record in numerosi eventi in calendario nelle ultime due stagioni. Nei confronti di un business globale e cresciuto sostanzialmente, c'è l'interesse di chi vorrebbe rilevarlo, segnatamente il fondo di investimento saudita PIF - Public Investment Fund.

Vale ricordare le cifre dell'acquisizione condotta da Liberty Media nel 2017, da 4,4 miliardi di dollari. All'inizio del 2022, è stata rifiutata un'offerta da 20 miliardi di dollari. L'interesse, però, del fondo sovrano saudita non è diminuito, come ha anticipato Bloomberg nei giorni scorsi.

La FIA frena sul valore finanziario della F1

Intorno a questo scenario, è interessante registrare la posizione del presidente della FIA, Mohammed Ben Sulayem. Dopo aver twittato sull'interesse di Andretti Global e contestato le reazioni tiepide della Formula 1 dinanzi a tale candidatura, Ben Sulayem definisce una posizione FIA sul futuro della Formula 1 e quella che potrebbe essere una nuova proprietà.

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Vale sottolineare come Liberty Media abbia rifiutato l'offerta nel 2022. Il titolo della F1, intanto, ha recuperato quotazioni non troppo distanti dal valore record, oltre i 72 dollari/azione, con le ultime contrattazioni a 69 dollari.

"Quali custodi del motorsport, la FIA - nelle vesti di organizzazione non-profit -, è cauta in merito a presunti prezzi gonfiati posti sulla Formula 1, nell'ordine di 20 miliardi di dollari.

A qualsiasi potenziale acquirente è consigliato di applicare il buonsenso, di considerare il più grande bene dello sport e di presentare un chiaro e sostenibile piano: non solo molti soldi", scandisce a chiare lettere Ben Sulayem.

"E' nostro dovere considerare quale sarà il futuro impatto per i promoters, in termini di tariffe aumentate e altri costi commerciali, nonché considerare qualsiasi impatto negativo che potrebbe avere sui tifosi".

L'interesse vivo a un'acquisizione della F1

Una posizione della FIA che potrebbe leggersi un po' come l'intervento di un Cavaliere bianco sulla Formula 1, pur non avendo un concreto controllo su potenziali operazioni finanziarie legate all'acquisizione del business.

Di certo, se l'intervento arriva dopo le recenti notizie diffuse da Bloomberg, dietro le quinte le manovre potrebbero essere in atto. Segnala comunque una posizione interessata dell'organo di governo su vicende strettamente commerciali.

Per Liberty Media, da una prospettiva puramente legata all'investimento, le cifre sul tavolo vorrebbero dire un investimento dal quale rilevare in soli 5 anni una cifra 5 volte superiore al prezzo dell'acquisizione.

Quella sulla Formula 1 è solo l'ultima di una serie di operazioni mirate a grandi eventi sportivi condotte nei paesi degli Emirati Arabi, dall'organizzazione dei mondiali in Qatar al Gran Premio di Formula 1, passando per i progetti di realizzazione di nuove città visionarie e all'avanguardia sui temi caldi, oggi, della mobilità, come il progetto Neom.


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