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F1 2023, dove eravamo rimasti: McLaren

Il team di Woking, con Adrea Stella come nuovo team principal, punta al 4° posto tra i Costruttori come obiettivo sportivo, mentre parallelamente tenta di crescere per tornare ad essere una squadra di vertice nell'arco di tre stagioni

La monoposto: MCL36, male all'inizio ma buona la reazione

Sui regolamenti tecnici 2022 e sul budget cap la McLaren ci aveva creduto, molto fortemente. Sperava di tornare ai vertici e con la MCL36 ci ha provato, incappando però in una serie di complicazioni che hanno ritardato il lavoro di sviluppo e che sono costate probabilmente qualcosa in termini di punti. L'ambizione progettuale c'è stata ma non è stata completa: alla scelta di una sospensione a tirante (pull-rod) all'anteriore ed una sospensione a puntone (push-rod) al posteriore (unica macchina in griglia con questo schema insieme alla Red Bull), c'è stata molta meno inventiva nella veste aerodinamica, apparsa piuttosto approssimativa. Tanto è vero che nel corso dell'anno la squadra ha investito molto sull'aerodinamica, arrivando con il pacchetto di Singapore ad un "cambio di concetto" della vettura, come spiegato dal direttore tecnico James Key. Probabilmente il team avrebbe voluto apportare certe correzioni prima, ma molto tempo è stato perso all'inizio, con dei guai all'impianto frenante, soprattutto all'anteriore, che hanno attardato molto il lavoro dei tecnici, sia in fase di ricerca dati che quindi, in ultima analisi, in quella degli sviluppi. Ne è uscita una vettura che ha comunque trovato una sua strada, trovando un punto di forza nei tratti più guidati, un'arma molto buona contro un'Alpine che al contrario sapeva esprimersi meglio nei tratti veloci. Una sfida per la prossima MCL60 (che conferma lo schema sospensivo della MCL36, di cui è una chiara evoluzione) sarà certamente quella di avvicinare le prestazioni tra curve lente e curve veloci, e possibilmente quella di essere una vettura meno "difficile": lo scorso anno solo Norris è riuscito ad esprimersi su certi livelli, mentre Ricciardo ha trovato croniche difficoltà di adattamento che probabilmente non sono esclusivamente colpa del pilota. Ma di questo ne parliamo nel prossimo paragrafo.

McLaren MCL60: l'analisi tecnica

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