Mario Isola: Pirelli più di un semplice fornitore, vogliamo restare in F1

Mario Isola: Pirelli più di un semplice fornitore, vogliamo restare in F1© Pirelli

La Fia deve decidere il vincitore del bando di gara sulla fornitura unica di pneumatici in F1 per il periodo 2025-2027. Pirelli fronteggia la sfida Bridgestone

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27.06.2023 ( Aggiornata il 27.06.2023 10:07 )

Pirelli o Bridgestone? Continuità o cambiamento, in un contesto tecnico che, tuttavia, sarà di continuità con quanto vive oggi la Formula 1?

La Fia è chiamata a decidere chi sarà il fornitore unico di pneumatici dal 2025 al 2027, con possibilità di estensione al 2028 della collaborazione.

Secondo i rumours, la candidatura della Bridgestone è molto solida e concreta ma dal quartier generale del gommista non sono trapelati commenti decisivi sull'impegno in Formula 1. 

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Pirelli, non solo "gommista"

Accanto alle caratteristiche tecniche fissate dal bando di fornitura aperto dalla Fia, vi sono i requisiti legati alla sostenibilità ambientale della produzione e, ovviamente, gli aspetti strettamente di carattere commerciale. Non solo intorno alle gomme si deciderà la partita. C'è tutto un più ampio campo di valutazioni, legate all'impegno sulle sponsorizzazioni, che è parte integrante del bando di gara.

Mario Isola, intervistato da Sky Sports, ha commentato le sfide che la Formula 1 attuale presenta per un nuovo gommista. Un eventuale avvicendamento Bridgestone-Pirelli avverrebbe dopo 13 anni di fornitura da parte della casa italiana.

F1 molto più complessa che in passato

"Di certo servirebbe tempo a qualsiasi altro fornitore. Guardando i regolamenti, oggi sono più complessi rispetto a 12 anni fa. I regolamenti tecnico e sportivo sono molto più ampi. Poi, le direttive tecniche che la Fia dirama su molti aspetti". L'impatto delle gomme sulla prestazione delle monoposto è il fattore esterno al controllo dei team più rilevante che possa esserci. Anche in una condizione di fornitore unico, il cambiamento aprirebbe nuove sfide per i team, su un prodotto da "scoprire". 

I tempi della competizione tra più gommisti in Formula 1 appartengono al passato e non torneranno. Un tema sul quale Isola aggiunge: "Quando c'è una competizione, il rischio è che la gara venga decisa dalle gomme e non dalle macchine o dai piloti. Noi vogliamo che siano i piloti gli eroi dello show, non le gomme.

Siamo felici di far parte dello show e di dare il nostro contributo, ma non di sostituire i piloti: non sarebbe giusto".

Pirelli è un partner della F1

Pirelli che ha, ovviamente, interessi e ragioni validissime per continuare in Formula 1. Una categoria cresciuta a dismisura nell'esposizione globale.

"Noi non siamo stufi della Formula 1, abbiamo un progetto di lungo termine con la F1 e la Fia. Vogliamo estendere il nostro contratto perché lo sport è in buona salute. Facciamo parte dello spettacolo e credo siamo un partner, non solo un fornitore di gomme. Abbiamo l'appetito per continuare.

Nel nostro rapporto con la F1, lungo 12 anni, abbiamo dimostrato come tutto sia possibile e si possano ottenere buoni risultati. È facile criticare le gomme perché siamo il fornitore unico e capisco come le persone possano avere una visione differente.

Ho parlato spesso con chi dice non mi piacciono le gomme che degradano, altri dicono non mi piacciono le tre mescole. Ciascuno ha una propria idea. Noi siamo ben sintonizzati con tutti i portatori di interesse per fornire il prodotto di cui hanno bisogno, a vantaggio dello show".

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