GP Imola: le pagelle

Oscar Piastri: 7

Non aveva mai corso ad Imola, ma se fosse partito dalla prima fila, come aveva decretato il cronometro, sarebbe stata una storia diversa. Paga l’errore, suo e del team, dell’impeding a Magnussen in Q1: per il resto fa una bella gara, considerando i giri spesi dietro a Sainz che di fatto gli impediscono di andare a prendere il podio. Per raggiungere i livelli di Norris in gara deve mangiare ancora qualche tonnellata di pane, ma ha i numeri per crescere ancora.

La classifica Piloti

Yuki Tsunoda: 7

Un punto. Più pesante di altri, anche da un punto di vista emotivo: un anno fa era nelle zone del Santerno a spalare il fango, ci teneva a fare bene nella corsa alla quale il team tiene di più. Peccato per la strategia che gli impone un lunghissimo stint su gomma dura, impedendogli di difendersi dal ritorno di Stroll, ma completa comunque una gran bella gara. Difende la strategia, spiegando che era necessario fare undercut su Hulkenberg, spostando il mirino sulle partenze da migliorare, dal momento che Nico gli aveva soffiato la posizione al via.

Lance Stroll: 6,5

Ogni tanto giusto sottolineare quando fa bene: e nel weekend in cui Alonso pare un debuttante allo sbaraglio, è lui che salva i bilanci di casa con un 9° posto in rimonta, giunto grazie ad una buona condotta di gara nel primo stint (ben 37 giri su gomma media) che gli consente di andare all’attacco nel finale.

Carlos Sainz: 6

Senza infamia né lode. Limita i danni, come dice lui. Non vale Leclerc ad Imola ma oggettivamente poteva fare poco altro, perché la posizione su Piastri la perde per un pit-stop effettuato in ritardo. Non a caso Vasseur dice che il passo lo aveva, ma una volta compreso di non poter andare da nessun’altra parte si mette a gestire.

La classifica Costruttori

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