Niente Ferrari per l'ex progettista della Red Bull, che ha scelto di sposare il progetto di Lawrence Stroll. Tutti i dettagli
Adrian Newey ha scelto Aston Martin. L’accordo verrà annunciato all’inizio di settembre, perché fino a tutto agosto vincoli contrattuali tra il progettista e la Red Bull impediscono ogni tipo di comunicazione che non sia legata al loro rapporto di lavoro. La famosa offerta che non si può rifiutare, avanzata da Lawrence Stroll, non è stata effettivamente rifiutata. È stata anzi, strada facendo nel corso della negoziazione, irrobustita da richieste avanzate dal Genio, che il magnate canadese ha avvertito nel suo istinto di dover assecondare. Si tratta di poteri, fondamentalmente, in aggiunta ai fantastilioni che pure nell’opera di convincimento hanno avuto il loro peso: cento milioni di dollari per quattro anni, s’è detto, con un certo beneficio d’inventario giacché le carte rimarranno riservate, com’è prassi.
Newey è il progettista più vincente di sempre in Formula Uno, l’unico ad aver griffato titoli mondiali con tre diverse squadre e parliamo di Williams, McLaren, Red Bull. Riuscirci addirittura con una quarta è l’idea meravigliosa che Newey s’è messo in testa, nella latitanza dei suoi capelli, sull’uscio dei sessantasei anni. Le trattative incrociate, condotte personalmente o attraverso il manager e amico Eddie Jordan, sempre nella più profonda discrezione, hanno coinvolto anche Ferrari, McLaren, Williams e non solo. Già tempo fa, diciamo un paio di mesi, la scelta è caduta su Aston Martin. A convincere il genio è stato Lawrence Stroll con la sua visione spudoratamente vincente, non una chiacchiera ma un piano aziendale molto concreto, accompagnato da un investimento letteralmente miliardario che si sviluppa attorno all’imperativo del successo, e a tale scopo disconosce la parsimonia.
La visita di Newey presso le strutture rinnovate di fresco a Silverstone, avvenuta all’inizio di giugno (con l’ordine alle maestranze di andarsi a prendere un gelato per qualche ora, stando alla larga dal quartier generale), ha dato l’abbrivio finale al suo riottoso processo di convinzione. Newey si è convinto che il progetto di mediolungo termine di Stroll per vincere il Mondiale sia solido e concreto: chi opera con tanta determinazione e serietà mi merita, deve aver ragionato. Newey è peraltro deliziato dalla prospettiva di ritrovare nel 2026, quando sarà libero di lavorare per Aston, persone e accordi di partnership ben conosciuti e a lui graditi. Si fida della Honda e il rapporto di fornitura delle power unit ad Aston Martin sarà davvero in esclusiva come piace a lui, ancor più di quanto lo sia adesso nei confronti del gruppo Red Bull, visto che in questo caso sono due le squadre coinvolte. Per lui i rapporti di lavoro circoscritti sono sinonimo di segretezza e questa, nel labirinto che Newey ha nella testa, ha sempre costituito un’ossessione. E ancora: il cammino di Aston Martin avrà il supporto economico e tecnico (nuove benzine sintetiche) del gigante Aramco.
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