La trattativa avviata oltre un anni fa da Piero Ferrari non è andata in porto: il matrimonio è saltato per motivi di potere negati
Era evidentemente destino che il matrimonio tra Newey e la Ferrari non s’avesse da fare: anche il quarto tentativo di averlo a Maranello (forse si tratta del terzo, ma nemmeno il celebre progettista sa dirlo con assoluta certezza) è andato a vuoto, ciò che assieme all’addio del direttore tecnico Enrico Cardile acuisce le difficoltà tecniche in cui si dibatte la Rossa. Newey era stato agganciato da Piero Ferrari – i due naturalmente si conoscevano bene e da lungo tempo, ma il discorso andava avviato – l’anno scorso in una Cavalcade, uno di quei raduni in cui storia e bellezza vengono cuciti assieme da una parata con le più sfavillanti Ferrari del pianeta.
A questa apertura di dialogo era seguito un nuovo incontro a Monza, in occasione del Gp d’Italia di un anno fa; il fluire dei contatti tra i due, parallelo alle altre trattative intessute da Newey con Aston Martin, McLaren, Williams e non solo, era apparso visibile per alcuni rapidi istanti in occasione dell’ultimo Gp di Miami (5 maggio), con Piero e Newey intenti a scambiarsi cenni d’intesa sulla griglia, poco prima della partenza.
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Il presidente, per dare più concretezza alla trattativa, aveva invitato Newey a fargli avere una relazione con tutti i suoi desiderata. Il documento era poi arrivato e non era un foglio A4, ma uno strascico da sposa. Nessun problema per l’accordo economico (per la Ferrari vigeva il "Whatever it takes"), ma Newey aveva richiesto di avocare a sé poteri decisionali che sono prerogativa del team principal: tra questi l’assenso vincolante – e pertanto il diritto di veto – sull’assunzione di nuovi ingegneri, l’attribuzione dei ruoli, l’accettazione di partnership tecniche. A quel punto (siamo a maggio) si è messo di traverso Vasseur, e si fa fatica a dargli torto. Newey a ogni costo è solo un modo di dire, perché tale costo può diventare effettivamente insostenibile, anche politicamente. Vasseur ha detto no e, lo ripetiamo, ha la nostra comprensione. Al contrario e per quel nulla che ormai conta più, l’aspetto economico dell’accordo Ferrari-Newey non è mai stato un problema.
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