GP Italia, le pagelle: Ferrari da 10, Norris sufficiente

GP Italia, le pagelle: Ferrari da 10, Norris sufficiente© Getty Images

Strepitoso Leclerc su una Ferrari finalmente in grado di spezzare il digiuno, buona prova di Piastri mentre Verstappen corre sulla difensiva. Colapinto promosso al debutto, Magnussen a punti ma salterà Baku

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02.09.2024 ( Aggiornata il 02.09.2024 16:43 )

Franco Colapinto: 6,5

Tra Antonelli, il delirio Ferrari, le scelte di McLaren e le difficoltà della Red Bull, c’è stato poco margine per parlare di altro nel weekend brianzolo. Eppure merita uno specchietto di notorietà, almeno in questo suo debutto che riporta l’Argentina in griglia di partenza. Sostanzialmente fa ciò che doveva fare: non sbagliare. Accumula chilometri, si tiene lontano dai guai, recupera sei posizioni rispetto al via (da 18° a 12°) e rimedia circa 14” da Albon a parità di strategia, neanche tanti per essere al debutto.

Lando Norris: 6

Raramente capita di domandarsi se un pilota che ha chiuso sul podio sia da sufficienza o no. E questo basta per dire quanto sia stata confusionaria la sua domenica. Alla fine sufficienza risicata e niente più per un pilota che ha gettato un’altra occasione, sebbene da parte sua sia convinto che la singola sosta per le MCL38 non fosse possibile. Si fa sorprendere al via (si difende dicendo che se avesse frenato un metro dopo lui e Oscar si sarebbero toccati), rischia all’ingresso della corsia box, fa un dritto: tutt’altro che irreprensibile su una macchina con cui potrebbe fare di più.

Norris: "Se avessi frenato un metro dopo..."

Kevin Magnussen: 6

Una gara da 7 ed un’entrata da 5: fatta la media di una prova che lo vede a punti (10°), ma pure rimediare quei due punti sulla patente (contatto con Gasly alla Roggia) che lo terranno fuori dalla tappa di Baku per aver raggiunto il limite di 12 punti sulla patente nell’arco dell’anno solare. Peccato, perché la corsa era stata positiva: buon ritmo e buona gestione nei 39 giri con la hard montati nell’unica sosta della sua giornata, con la top 10 salvata per appena due decimi di margine su Alonso.

Magnussen non ci sta: ecco la sua versione

George Russell: 5

Sciupa tutto al primo giro, ed è un gran peccato perché avrebbe avuto modo di inserirsi tra le McLaren dato il duello fratricida alla Roggia. In qualifica era stato bravissimo, al via invece basta un errore per cambiare completamente faccia alla sua domenica che si trasforma in una per nulla gloriosa lotta contro Perez. E’ il primo dei top a fermarsi (ala rotta) per provare ad inventarsi qualcosa, ma non ci riesce.

La classifica Costruttori

Gli altri

Ancora impalpabile Perez (voto 5,5) in un weekend in cui tutto sommato contiene il distacco da Verstappen, ma senza risultare utile alla causa Red Bull: peggio di 8° era difficile fare. Buona invece la prova di Albon (6,5) che regala 2 punti alla Williams: meglio che niente, anche perché mica è facile essere i migliori dietro alla top 4 delle scuderie. Voto 6 per Alonso, 11° per un soffio dietro a Magnussen e sempre meno ambizioso con una Aston Martin che ambizioni non ne ha in questa fase del campionato: chiedere pure a Stroll (5), 19° dopo essere stato chiamato ai box per tentare un giro veloce con la soft che nemmeno arriva (figurarsi dunque lo stato di forma della AMR24, che non riesce nemmeno ad eguagliare con la soft nuova le prestazioni dei primi con una hard vecchia). Dispiace per Ricciardo (5,5) che rimedia 5” di penalità per un contatto con Hulkenberg e poi altri 10” perché un meccanico tocca la vettura prima che abbia scontato la sanzione: 13° alla fine. In casa Alpine ambizioni ridotte per la tipologia di pista che vede le A524 arrancare: Ocon (6) batte Gasly (5,5) e poco altro c’è da dire, se non che Pierre effettua due soste ed Esteban una. Anonimato più totale per le Sauber, con Bottas (6) 16° e Zhou (5) 18°. Giornata difficile per Hulkenberg (5) che tenta le due soste dopo aver perso sei posizioni nel primo giro, ma la scelta non paga anche in virtù dei 10” di penalità rimediati per l’incidente con Tsunoda. A proposito di Yuki, il giapponese non è giudicabile: Hulk gli sfonda il lato destro della macchina e dopo 7 giri è già ko.

(3/3)


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