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Button al volante di una rarità: la Ferrari 250 Testa Rossa

Uno dei pochissimi esemplari carrozzati Scaglietti, del 1958, è sceso in pista con l'ex iridato di F1 2009 al volante. Che ha provato anche un'altra italiana, oltre alla sua Jaguar C Type

Button al volante di una rarità: la Ferrari 250 Testa Rossa
© RM Sotheby's

Fabiano PolimeniFabiano Polimeni

9 ott 2024

Un week end niente male, il più recente trascorso da Jenson Button. Sul tracciato di Sonoma ha preso parte al festival Velocity Invitational, che ha raggruppato in pista oltre 300 tra le auto più rare e di maggior valore al mondo. Tra i piloti invitati all'evento, anche Grosjean, Lundgaard, Kanaan, Speed.

Tra le mani del campione del mondo di Formula 1, oltre a un'Alfa Romeo GTA degli anni Sessanta e alla propria Jaguar C Type - esemplare ex Fangio, acquistato dal campionissimo argentino nel 1952 -, una rarità del Cavallino Rampante.

Ferrari 250, più costosa di una moderna F1

Su Instagram, Button l'ha battezzata come "L'auto più costosa che abbia mai guidato, figuriamoci correrci!! Che privilegio correre con la Ferrari 250 Testa Rossa. Bellissimo!". Un esemplare concesso per il Velocity Invitational dai Price Family Dealerships, storico per la particolarità d'essere uno dei pochi con gli archi passaruota a pontone, disegnati da Scaglietti nel 1958.

Quanto vale la Ferrari 250 Testa Rossa guidata da Button? Beh, vale quanto i collezionisti sono disposti a pagare, evidentemente. A inizio anno, un esemplare del 1958, uno dei 19 carrozzati Scaglietti (in foto) e con una storia vincente nelle corse, è andato all'asta con una quotazione intorno ai 35 milioni di euro.

Se si pensa come, su valori stimati, una moderna Formula 1 valga nella sua realizzazione qualcosa come oltre 15 milioni di euro, ecco superato di gran lunga il dato economico.

La storia (breve) della 250 Testa Rossa

Il progetto Ferrari 250 Testa Rossa nacque nel 1957, anno del debutto in pista alla 1000 km del Nurburgring. La novità era rappresentata dal motore V12 entro i 3 litri di cilindrata, come poi dal 1958 avrebbe obbligato il regolamento sportivo nella categoria Sport. Diversa dalla Ferrari 500 TR, la 250 Testa Rossa lo era anche per un passo allungato di 10 centimetri, fino a 2,35 metri.

Phil Hill e Collins vinsero nel '58 la 12 Ore di Sebring e la 1000 km di Buenos Aires, poi la Targa Florio con Musso e Gendebien, con il belga a trionfare a Le Mans in coppia com Phil Hill.

Il V12 da 3 litri sviluppa 300 cavalli, il telaio è tubolare a traliccio, per un peso di 800 kg. Le prestazioni della Ferrari 250 Testa Rossa raggiungevano i 270 km/h di velocità massima.

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