Regole 2026, Krack fiducioso: soluzioni migliori rispetto alla prima bozza

L'incremento dell'obiettivo di carico aerodinamico prodotto è stato votato dalla Commissione F1, mentre continua il lavoro per arrivare a definire le regole 2026 intorno alle controverse PU

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Fabiano Polimeni

10.10.2024 ( Aggiornata il 10.10.2024 15:00 )

L'uscita della Fia, lo scorso giugno, con la quale dettagliava molti aspetti della configurazione aerodinamica prevista sulle monoposto 2026, colse a dir poco di sorpresa le squadre. Sebbene presentata come bozza, venne resa pubblica senza che vi fosse ancora un accordo pieno sulle caratteristiche che avrebbero dovuto definire i futuri progetti.

Da lì è proseguito il lavoro di confronto, che dovrà portare a finalizzare il regolamento tecnico 2026 e dare modo ai team di iniziare l'analisi e progettazione delle macchine a partire dal primo gennaio 2025.

I team e la Fia d'accordo: più libertà e maggior carico

Dall'ultima riunione della Commissione F1, tenutasi a Faenza, un indizio sulla direzione che seguiranno gli interventi sul regolamento 2026, è arrivato sotto forma dell'obiettivo di un maggior carico aerodinamico dai progetti.

Materia sensibilissima, porterà una configurazione di aerodinamica attiva sia sull'ala anteriore che posteriore, da impiegare in rettilineo e per ottimizzare le prestazioni di una power unit dalla notevole potenza elettrica. Potenza che andrà alimentata, dal recupero energetico in frenata e dall'intervento del V6 quale generatore.

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"Ci sono ancora delle aree del regolamento sulle quali dobbiamo lavorare ma credo che troveremo un compromesso ragionevole.

Parlo di compromesso perché un insieme di regole è sempre un compromesso. Abbiamo deciso di imboccare quella strada con la power unit e certi altri punti sono consequenziali", ha commentato Mike Krack, intervenuto al vodcast Nailing the Apex. 

Si tratta sulle libertà progettuali necessarie

"Abbiamo obiettivi sul peso molto ambiziosi, obiettivi aerodinamici ambiziosi ma, alla fine, abbiamo discusso su dove concedere delle libertà, dove ne servono ancora maggiori e tutto questo. Il tutto procedendo passo dopo passo, lavorando in modo collaborativo, conducendo alcuni studi insieme. 

La Fia ha chiesto ai team di condurre alcuni studi relativamente al miglioramento della macchina, in quali aree intervenire o dove aumentare la libertà e dove restare, invece, restrittivi. Merito a loro di aver preso in considerazione le indicazioni dei team".

Vale ricordare come la prima bozza presentata dalla Fia indicasse, tra gli obiettivi 2026, monoposto con il 30% in meno di carico aerodinamico e il 55% in meno di resistenza all'avanzamento. Come? Con un fondo più stretto di 15 centimetri, un diffusore meno impattante nella produzione del carico, fino alle ali più strette.

Prospettive sulle quali ci sarà un posizionamento diverso, come anticipato da Krack. "Adesso credo che siamo in una posizione di gran lunga migliore rispetto a dove fossimo a giugno. Questo dimostra che, nonostante le scadenze ambiziose che avevamo, riusciremo a creare un insieme di regole. Certo, non tutti saranno felici su ogni aspetto, però sarà un compromesso accettabile".


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