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Ad Austin ci saranno novità dentro e fuori la pista: il tracciato texano è stato riasfaltato ed all'esterno di alcune curve avrà un particolare tipo di "ghiaia"
15 ott 2024 (Aggiornato alle 11:16)
Cambia l'asfalto, ma cambiano anche i cappellini da dare ai piloti e... il trofeo sul podio. Sarà un GP degli Stati Uniti con tante novità quello che andrà in scena in questo fine settimana, in cui la F1 torna in pista sul tracciato di Austin, per il round numero 19 del campionato 2024.
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Sul circuito texano la Pirelli riproporrà le tre mescole centrali della gamma, ovvero C2, C3 e C4, su un asfalto nuovo e per questo tutto da scoprire. Sarà importante la prima sessione di libere, di fatto l'unico turno per "imparare": poi si farà subito sul serio, dato che negli USA ci sarà il format sprint del weekend. Dopo gli interventi di due anni fa, il Circuit of the Americas (COTA) si è nuovamente rifatto il trucco: in particolare sono stati riasfaltati i tratti fra la curva 9 e la 12 e tra la 16 e la 3, includendo così anche i due rettilinei più lunghi dove viene utilizzato il DRS. Ci si aspetta un livello di rugosità differente rispetto allo scorso anno, visto che di solito il bitume appena posato risulta più liscio della superficie di una pista utilizzata già da diversi anni, senza dimenticare che il nuovo manto stradale dovrebbe aver ridotto i piccoli dossi che si erano formati nel corso degli anni. Da sottolineare inoltre la presenza della finta ghiaia (una soluzione già sperimentata in altre piste, come ad esempio Zandvoort) nella via di fuga di alcune curve, al fine di diminuire eventuali controversie sul superamento dei limiti della pista senza però creare problemi legati alla possibilità di avere della ghiaia vera sul tracciato.
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Su una pista piuttosto equilibrata tra sforzi all'anteriore ed al posteriore (la prima parte del circuito è più veloce con tante curve in appoggio, l'ultima è più tortuosa: valore 4 su 5 della scala Pirelli sia per trazione che per forze laterali), il degrado è di natura termica ed è quindi anche correlato direttamente alla temperatura ambientale, che in Texas nel mese di ottobre può variare in maniera considerevole da un giorno all’altro. Nel 2023 per la gara sprint la maggior parte dei piloti utilizzò la gomma media in gara e basò la strategia di gara su due soste: la sensazione è che si possa assistere allo stesso schema quest'anno, anche se le risposte arriveranno con i dati raccolti nel corso del weekend, con la sprint che sarà un ottimo banco prova in vista della gara.
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