GP USA: le pagelle

Charles Leclerc: 10

Manda ai matti pensare cosa sarebbe potuto essere questo campionato, per lui, se non ci fossero state quelle difficoltà di inizio estate. Tuttavia, la F1 è un mondo che va veloce e luglio sembra già una vita fa: conta molto di più il presente, un presente fatto dell’ottavo successo personale con prospettive interessanti per il campionato Costruttori. Per il Piloti probabilmente è tardi, ma intanto una lezione di guida costruita su una partenza andata esattamente come immaginata e su un ritmo insostenibile per tutti, a cominciare da quel Sainz che gli aveva fatto venire il broncio nella serata di sabato.

Vasseur: "Tutto può succedere"

Carlos Sainz: 9

La partenza di un Gran Premio spesso è un episodio, che però può avere tutta la rilevanza del mondo in questa F1 fatta di prestazioni ravvicinate. Esce terzo da curva 1 e ciò indirizza fortemente la sua gara, ma nonostante ciò completa alla grande un bel weekend con un ottimo undercut su Verstappen e tanto basta per far esplodere la gioia Ferrari. Vorrebbe un altro successo prima di salutare Maranello: se la SF-24 sarà di nuovo questa, avrà sicuramente l’opportunità di provarci.

Ambiente Ferrari euforico: passo gara superbo

Max Verstappen: 9

Norris non sarà il peggior mastino mai esistito in fatto di corpo a corpo, ma la difesa negli ultimi giri è da scuola di pilotaggio. Costruisce il podio al via, quando tutti tranne Norris avevano capito che si sarebbe infilato con poca pietà se avesse avuto una macchina di spazio: gli interessava il giusto controllare le Ferrari, l’importante per il titolo era mettersi davanti a Lando. Nel finale, invece, si difende da maestro: frena tardi e deciso, con spostamenti a volte minimi ma sempre precisi, nonostante non "sentisse" la macchina. Perfetto nell’accompagnare Lando fuori in curva 12, assicurandosi la penalità dell’inglese e di conseguenza il podio.

Con Max Verstappen ritorna l'Uomo

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