GP USA: le pagelle

Liam Lawson: 9

Tutt’altro che un voto regalato: se lo merita. Dopo un anno senza gare è tornato in un weekend in cui c’era una sola sessione di libere, dove doveva affrontare una tipologia di weekend mai affrontata prima (aveva corso una sprint, ma con il vecchio format) e dove partiva ultimo causa elementi nuovi della Pu: andare a punti magari non è un miracolo, ma ci si avvicina molto. Anche perché erano 4 GP che la Racing Bulls non andava a punti e insomma, qualcosa vorrà pure dire. Zero timori nei confronti di chiunque, a cominciare da un Alonso a cui ha risposto per le rime dentro e fuori la pista, e perfetto nel gestire una strategia che lo vede partire con la hard per attaccare nel finale con la media: probabilmente è stato decisivo guadagnare così tante posizioni subito al via (da 19° a 14°), ma che weekend che ha fatto.

Franco Colapinto: 8

Mattatore dentro e fuori la pista, come quando ai microfoni dice: “Il francese (Ocon, ndr) mi ha tolto il giro veloce, che bisogno c’era di sprecare un set di gomme nuove… non ha pensato al pianeta”. E poi: “La scelta della hard al via è mia. Se non correrò nel 2025, almeno posso fare lo stratega”. Si prende insomma la scena, davanti alle telecamere ed in gara: perché al di là delle battute la sua è stata una corsa stupenda, con un bel punto a premiare un ottimo weekend da parte sua. E’ veloce, sa combattere e sta tenendo testa ad Albon, uno che due domande inizia a farsele.

La classifica Piloti

George Russell: 7

Premesso che chi capisce qualcosa di questa Mercedes è bravo, fa una bella gara tutta in rimonta con una W15 che domenica ha persino trovato una buona prestazione. Partendo dai box tenta di alternare la strategia ed opziona la mescola più dura come gomma di partenza, scelta che gli permette di risalire bene e di attaccare nel finale: negli ultimi giri infatti è veloce e va a prendere Perez.  Il massimo con questa Mercedes sensibile ed umorale.

Lando Norris: 6,5

Per la (poca) rabbia che ci mette in curva 1, per la leggerezza con cui passa Verstappen oltre la linea bianca convinto che il sorpasso sia buono, sarebbe da insufficienza. Il voto finale, nel complesso, deve però tenere conto del weekend nella sua interezza, compreso il giro in qualifica (strepitoso, con 6 decimi rifilati a Piastri), oltre al fatto che batte agilmente Piastri e tiene un bel ritmo nella fase centrale di gara. Non è la solita McLaren ma lui ha comunque roba da farsi perdonare, perché alla fine della fiera ad Austin perde 5 punti da Verstappen e insomma, non è una grande notizia.

Scorri tra le schede (2/4)

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