GP Abu Dhabi: le pagelle

Lando Norris: 10

In video, mentre smanetta ai videogiochi, adora fare lo spaccone. Davanti ai microfoni invece gli piace fare il simpatico, anche se a volte non ci è riuscito, soprattutto nelle giornate no. Tuttavia, resta un gran manico con un accenno di iper-sensibilità quando la posta in palio si alza: aveva tra le mani una super McLaren, ma non era facile dopo essere rimasto il solo uomo decisivo dopo la prima curva. Bravo a far apparire tutto facile, anche quello che facile non era. Ha restituito alla McLaren un grosso favore, poche volte un pilota ha tenuto così ad un titolo Costruttori dopo aver perso in quel modo il titolo Piloti. E’ un qualcosa che lo aiuta ad andare in letargo felice e soprattutto rasserenato: nel 2025 ci sarà.

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Carlos Sainz: 9

Con la gomma dura non ce n’era, e quell’ultimo stint, oltre che la sua carriera in Ferrari, si è portato via pure l’opportunità di chiudere con il massimo del risultato. L’emozione, come ha spiegato, è arrivata dopo la corsa; in gara ha spremuto quello che c’era da spremere, aspettando invano un’opportunità che, per una McLaren troppo superiore, non poteva arrivare. “Lascio una Ferrari pronta per il titolo”, dice a denti stretti. Quanto faccia male lasciare proprio ora, possiamo solo immaginarlo.

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Charles Leclerc: 9

La rimonta show è prevalentemente farina del primo giro: è con una prima tornata capolavoro (e soprattutto con una staccata da urlo in curva 6) che mette nei binari giusti la sua domenica, per una rimonta anche più “facile” del previsto. Una volta passati Gasly, Russell, Alonso e le Haas, poteva solo sperare: chiude sul podio una grande corsa, e gli dispiace non coronare il “miracolo” con un titolo Costruttori al quale teneva particolarmente. Ora occorre superare la delusione: il 2025 potrebbe essere l’occasione della vita.

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