GP Abu Dhabi: le pagelle

Max Verstappen: 5

Ma perché? Sulla penalità si può anche non essere d’accordo, perché da un certo punto di vista è stato un concorso di colpa, ma non aveva il bisogno di forzare così tanto: curva 1 è il risultato di quando quello a fianco non cede. Per vincere (perché voleva vincere o almeno provarci) avrebbe dovuto passare almeno secondo o terzo al via, ma è stato un rischio eccessivo anche per lui che non aveva niente da giocarsi, dimostrando anzi un filo di arroganza verso chi invece qualcosa si giocava. E attenzione alla patente a punti: ne ha già 8 su 12. Visto l’andazzo, potrebbe seriamente rischiare di saltare un GP l’anno prossimo. Stagione magistrale, ma finale rivedibile.

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Oscar Piastri: 5

La disattenzione su Colapinto ha dello sconcertante, e basta quella a giustificare l’insufficienza. L’episodio con Verstappen, invece, è interpretabile: Max ha quasi tutta la macchina sul cordolo e ovviamente ha poco spazio per girare, contrariamente a lui che invece, sulla destra, di spazio ne aveva eccome; poteva pure farlo sfilare, perché l’obiettivo era il Cavallino Rampante, non la Red Bull. Lo salva il discorso sull’apice della curva: aveva le ruote davanti e questo non lo si può negare. Ma se Lando fosse finito ko, qualcosa sulla coscienza lo avrebbe avuto.

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Valtteri Bottas: 4

Peccato finire così. Il weekend non era andato neanche malissimo: del grande giro al sabato aveva detto “è stato uno dei migliori della mia vita”, la frenata a ruote bloccate su Magnussen è invece uno dei momenti peggiori, nonché l’ultimo da pilota di F1 prima del mesto rientro ai box. Tutto questo dopo aver già speronato al primo giro Perez, rimediando 10” di penalità, proprio nella stessa curva. Due errori grossolani nel giorno del commiato al Circus: poteva andare certamente meglio.

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