Verstappen sconterà la penalità in Ruanda, ecco cosa dovrà fare

Sembra ironia, invece è tutto vero: Max Verstappen dovrà prestare servizio per dei lavori utili alla società in Ruanda. Il motivo? Il pilota olandese ha detto "fot**ta macchina" in conferenza stampa nel weekend di Singapore. Per il 4 volte campione Red Bull arriva l'ufficialità, la FIA ha deciso che dovrà collaborare nel supporto a giovani piloti del programma "Fia Affordable Cross Car costruita in Ruanda" a cura del Ruanda Automobil Club.

Il pilota sarà già nel paese in quel periodo per presenziare all'annuale premiazione FIA che si terrà a Kigali.

I piloti F1 in coro: basta sanzioni

In molti tra tifosi e non solo si sono opposti alle punizioni troppo severe inflitte dalla Federazione per motivi troppo spesso futili. Qualche settimana fa, i piloti, riuniti nella Grand Prix Driver' Association (GPDA), hanno redatto un documento rivolto presidente della FIA Mohamed Ben Sulayem in cui si lamentano circa le misure assai restrittive sul linguaggio e non solo. Inoltre, i protagonisti della F1 si sono interrogati circa la trasparenza con cui vengono investiti i fondi ottenuti dalle sanzioni.

La F1, dal canto suo ha pubblicato un comunicato firmato da tutti i team e dalla Federazione, una carta formale sulla diversità e inclusione. Ad appoggiare l'iniziativa c'è anche la Royal Academy of Engineering e Mission 44, associazione benefica di Lewis Hamilton. La Formula 1 promuove valori sacrosanti, che non dovrebbero essere neanche messi in evidenza, ma comuni a tutti e posti come base della convivenza civile.

L'insulto via radio ai commissari

Nonostante ciò, Max Verstappen non è stato tenero dopo i trascorsi con la Federazione circa le sanzioni sul linguaggio "scurrile" e nel GP di Abu Dhabi non ha perso occasione per descrivere i commissari con parole taglienti. L'olandese, dopo essere stato penalizzato di 10 secondi a causa dell'incidente con Piastri in curva 1, ha così esordito in radio:"Possiamo chiedere altri 20 secondi di penalità? Stupidi idioti". Questa frase del pilota non passerà di certo inosservata, chissà come la FIA deciderà di sanzionare Max ora che l'insulto non è più rivolto alla vettura ma in prima persona ai commissari...

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