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Dovevano essere 20, hanno corso in 24: ecco il pagellone dei piloti protagonisti del mondiale 2024, tra conferme e sorprese, tra addii e debutti inattesi
2 gen 2025
Ha avuto tre vite in F1 e da questo punto di vista è un privilegiato, perché in pochi lo possono raccontare. Ora, però, pare proprio che siamo alla fine: quest’anno ha sofferto Hulkenberg (41 punti Nico, 16 lui) e si è fatto tanti nuovi “amici” in pista, per una grinta mai abbandonata in tutto il corso della carriera. Ad inizio anno si è sacrificato per il team, rimediando quelle penalità che alla fine gli sono costate l’esclusione a Baku: è stato il primo a saltare un GP da quando c’è la patente a punti.
Ha sempre una bella tempra, e nonostante l’età che avanza continua ad avere lo smalto dei giorni migliori quando si tratta di emergere in mezzo al gruppo: è uno a cui in carriera in F1 è mancato l’acuto vero, quello che invece ha avuto nel WEC (vittoria a Le Mans 2015) al primo colpo. Vero valore aggiunto di questa Haas, rimedia un contratto con l’Audi, nella speranza che sia più d'una consolazione di fine carriera.
Voto ovviamente sulla fiducia, perché tre gare sono troppo poche per farsi un’idea precisa: nel 2025, da titolare al fianco di uno scomodo come Ocon, lo inquadreremo meglio. Intanto, ha risposto presente alle chiamate: a punti a Jeddah con la Ferrari, a punti a Baku con la Haas, fuori dalla top 10 ma comunque al traguardo, sempre con la Haas, in una domenica complicatissima come quella di Interlagos. Merita l’occasione che gli hanno dato.
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