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Montoya: "Verstappen punta sul timore che incute agli avversari, come me"

Il colombiano ha ammesso di rivedere in Verstappen lo stesso approccio che usava lui nei duelli: incutere timore per sorpassare. Ma ha anche aggiunto che Max non potrà continuare così, ecco perché

Incutere timore nell'avversario è un modo per battagliare, soprattutto quando la posta in palio è alta. L'immagine di forza è un qualcosa che si costruisce nel tempo e Max Verstappen ci è riuscito. Juan Pablo Montoya, in questo, si rivede nell'olandese della Red Bull: il colombiano a lungo è stato visto come il "cattivo" della griglia di partenza.

I rischi che corre Verstappen

Parlando a CasinoApps Montoya ha analizzato il modo di duellare di Verstappen: "L’unico modo per sfidare Max è essere disposti a fare un incidente con lui. Lui se serve è pronto a schiantarsi, ma se finisci per fare un incidente con lui un paio di volte allora cambierà approccio e inizierà a rispettarti. Max punta sul timore che hanno gli altri di fare un incidente con lui. Anche io una volta ero così. Pensavano tutti che fossi stupido e pazzo, che mi andasse bene schiantarmi, ma proprio per questo motivo si toglievano dai pidi. E' così anche con Max, perché chi non dà spazio finisce per avere un contatto. Questo però può andare bene se hai la miglior macchina, quando non ce l'hai e finisci ripetutamente a sbattere, è normale alla fine ritrovarsi con tanti nemici".

Questo, secondo Montoya, è un approccio che Verstappen deve cambiare: "Se Max farà sempre così, alla fine i piloti lo metteranno in discussione e potrebbe aver bisogno di uno psicologo che lo aiuti".

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Due pesi e due misure

Tuttavia, il colombiano non ci sta a dipingerlo come il cattivo di turno, soprattutto fuori dalle piste, parlando delle ormai famose conferenze stampa: "Non capisco tutto ciò. Alla fine, nelle conferenze, quello che vuoi sono le personalità, vuoi vedere le persone esprimere se stesse. Se fosse stato Russell a giurare vendetta come ha fatto Max, la reazione sarebbe stata diversa da come lo è stata per Max. Quando è scappato qualcosa a Leclerc, tutti hanno fatto spallucce e sono andati oltre, mentre quando è successo a Verstappen è stato trattato da tutti come una brutta persona".

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