Ferrari SF-25 tra mille speranze per il Mondiale 2025: è la Rossa che non può nascondersi

Ferrari SF-25 tra mille speranze per il Mondiale 2025: è la Rossa che non può nascondersi© Getty Images

La SF-25 nasce per far fare un ulteriore step alla vecchia SF-24, nella speranza che il suo percorso non venga "intralciato" dalla necessità di pensare al 2026: la Ferrari 2025 ha l'obbligo di riportare il titolo a Maranello, dimostrandosi veloce nelle mani di Leclerc ed Hamilton

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12.03.2025 ( Aggiornata il 12.03.2025 10:09 )

E dire che basterebbe gettare uno sguardo sulla "cugina" 499P per trovare un po' d'ispirazione. Bastassero solo le parentele, la SF-25 andrebbe a Melbourne più in fiducia che mai: l'"altra Rossa", quella con le ruote coperte, ha fatto man bassa in Qatar con una tripletta storica e fa già sognare. Ci vorrebbe qualcosa del genere, dunque, a far infiammare l'animo dei tifosi, già molto surriscaldato dall'arrivo di Lewis Hamilton al fianco di Charles Leclerc. Non osiamo immaginare che cosa accadrebbe nel caso in cui, sotto alla bandiera a scacchi del GP Australia, transitassero due SF-25 ai primi due posti, non importa in che ordine.

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Partire bene è importante, ma non decisivo

Sono suggestioni iridate all'alba del mondiale, un mondiale alla vigilia del quale la tattica del nascondino non basta più. La Ferrari non può nascondersi dopo anni di magra, figuriamoci dopo un anno tutto sommato positivo: un titolo Costruttori sfiorato per una manciata di punti, l'arrivo ultra-mediatico di Hamilton, un progetto, la SF-25, estremizzato in alcuni punti e modificato in altri rispetto ad un altro progetto, la SF-24, che per la prima volta dopo tanto tempo si è progressivamente e continuamente migliorato con il passare dei mesi. No, nascondersi non si può più, anche se dai test forse tutti, squadra in primis, avrebbero voluto risposte più convincenti. Ammesso e non concesso che la McLaren faccia veramente un sol boccone degli avversari, 24 GP sono una maratona infinita: il 2024 insegna, e anche se si parte male non significa che debba finire necessariamente male.

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Tra SF-25 e... SF-26

Certo, poi c'è il tema che ha sollevato Vasseur, l'uscire "forte dai blocchi". I destini dei modelli 2025, del resto, sono chiari a tutte le squadre: anticipare il più possibile il primo vero pacchetto di sviluppo (già a Suzuka, magari, se le novità fossero prevalentemente aerodinamiche), perché i lavori sul 2026 incombono. Dunque, l'ideale sarebbe quello di "traslare", "anticipare" i vari pacchetti di qualche settimana rispetto alle annate scorse. Ma attenzione, stavolta nessuno vuole dire "pensiamo all'anno prossimo". Fred Vasseur si è sempre guardato bene dal farlo, ma il "meme" della Ferrari che guarda all'anno prossimo è un qualcosa che non deve più trovare spazio. Non lo è stato l'anno scorso ed a maggior ragione non deve esserlo quest'anno, anche con la "tentazione" in chiave 2026 rappresentata dalle nuove regole. Questo sarà un tema, nella stagione della Ferrari e di conseguenza della SF-25: se, come tutti si augurano, la Rossa sarà sufficientemente veloce da poter ambire al mondiale, allora la SF-25 andrà curata nei dettagli di set-up e soprattutto negli sviluppi, perché va da sé che se uno ha la possibilità di lottare per il titolo deve provarci, sempre e comunque. Anche a costo di dover suddividere e forse rivedere gli impegni con l'altro progetto che sta prendendo forma, la Ferrari 2026, sulla quale sarà necessario lavorare bene da subito per non cominciare già in ritardo il successivo ciclo tecnico. E' una doppia sfida comune a tutte le squadre che si troveranno ingaggiate per la battaglia iridata in questa stagione: ci sarà da puntellare minuziosamente gli sforzi, il budget cap e le ore in galleria, per trarre il meglio possibile da entrambi i gruppi di lavoro. 

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