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F.P.
14 mag 2025
Registrato l’interesse di Carlos Sainz Sr a correre per la presidenza FIA, nelle elezioni che si terranno il prossimo dicembre, emergono indiscrezioni in merito a più modifiche proposte dall’attuale presidente Ben Sulayem allo Statuto federale. Dalla composizione del Senato ai tempi di presentazione delle liste per l’elezione presidenziale, in modo da concedere più tempo per l'analisi delle candidature ed eventuali incompatibilità potenziali con il ruolo.
E’ il giornalista della BBC, Andrew Benson, a rivelare il contenuto del documento che verrà votato a giugno dall’assemblea generale della FIA. Un punto, in particolare, è emerso come ostacolo alla candidatura di Sainz. Tra le modifiche suggerite, infatti, è previsto che non ci sia “nulla nel curriculum dei candidati che impedisca l’elezione quali membri della lista presidenziale e che metta in dubbio la loro integrità professionale”.
La ratio di questo chiarimento sarebbe in un allineamento dei requisiti dei candidati alla presidenza a quelli richiesti per altre cariche elettive in organismi federali. A decidere sull’esistenza o meno di tali ostacoli sarebbe un organo sotto il controllo del presidente della Federazione, il Comitato etico. Sempre sui prerequisiti per i candidati alla presidenza FIA, il Codice etico già prescrive che la Federazione eviti “qualsiasi conflitto di interesse e dovrebbe rendere nota ogni situazione che potrebbe portare a un tale conflitto”.
Da un lato, le fonti raggiunte da BBC F1 suggeriscono come “molte proposte puntano a una sorta di consolidamento del potere, un controllo più centralizzato e al tentativo di eliminare controlli indipendenti e un sistema di bilanciamento”. Dall’altro la lettura di alcune misure proposte sembrano essere di ostacolo alla candidatura di Sainz Sr, per il potenziale conflitto di interessi legato alla presenza in Formula 1 del figlio Carlos Jr.
Sul punto, nelle scorse settimane, Sainz Sr chiariva nell’intervista a motorsport.com: “Ho il mio curriculum e la gente mi conosce abbastanza bene da capire che non sarà un problema. È chiaro che dovrò rinunciare al mio ruolo nei confronti di Carlos e della sua carriera, ma non è affatto un problema. Non è più un bambino, è in Formula 1 da un decennio e sappiamo entrambi che se andrò avanti con questo progetto (la candidatura a presidente FIA; ndr) il nostro rapporto chiaramente cambierà. La FIA è un organismo molto seria e non ci sarà conflitto”.
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