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17 mag 2025 (Aggiornato il 18 mag 2025 alle 11:10)
Purtroppo, è una storia vecchia come le corse: correre in casa dà entusiasmo, ma non decimi sul giro. Decimi sul giro che alla Ferrari avrebbero fatto comodo, e pure ad Andrea Kimi Antonelli: tutte e tre le macchine che stanno più a cuore ai tifosi italiani scatteranno fuori dalla top 10 nel Gran Premio dell'Emilia-Romagna.
Non era mai successo di vedere due Ferrari fuori dai primi 10 ad Imola e questo dà la misura della disfatta del sabato, ma fin qui parliamo di statistiche; il vero dato allarmante è quello del cronometro, che non solo è impietoso per quanto riguarda il confronto con la concorrenza, ma soprattutto per quanto il confronto con la Ferrari stessa: rispetto al Q2 del 2024, la miglior Ferrari (quella di Leclerc, sia oggi che 12 mesi fa) ha girato più lenta di quasi tre decimi (diventano sei se prendiamo il Q3 2024, fase non raggiunta quest'anno). Un dato allarmante, che getta una grande ombra sul progetto SF-25 già molto in discussione prima della tappa sul Santerno. Il tutto considerando che, rispetto al 2024, quest'anno sono andati in pista pneumatici di uno step più morbido.
E' evidente come questa Ferrari, proprio come a Miami, non riesca a sfruttare la gomma nuova. Sia Leclerc che Hamilton, nell'ultimo tentativo del Q2, non hanno migliorato il loro tempo e questo è costato l'eliminazione. Il tema di una gomma nuova non sfruttata è un qualcosa che va al di là di sovrasterzo o sottosterzo, di assetto o altro: sembra esserci un limite per questa Ferrari, visivamente non apparsa terribile, ma incapace di estrarre l'ormai famigerato "picco di prestazione" che, in questa F1, in qualifica può costare carissimo. Il più diretto ai microfoni è stato Leclerc, che ha detto: "Gomma o non gomma, possiamo anche invertirle le gomme, ma la verità è che il potenziale della macchina semplicemente non c'è. Questo livello non è accettabile".
Parole molto dure, o meglio dire dirette, e ancora una volta con meno filtri rispetto a quelle di Vasseur, che invece ha ascritto la giornata no del sabato di Imola ad un "50% di potenziale ed un 50% di esecuzione": in altre parole il team principal ha detto che la colpa del risultato odierno è da condividere tra un potenziale non estratto del tutto ed una esecuzione della qualifica non perfetta, proprio perché le Rosse non sono state in grado di trovare la chiave per estrarre il massimo dalla soft nuova. Anche per Hamilton, il problema è tutto qui: "Non abbiamo commesso errori, semplicemente non abbiamo fatto funzionare le gomme".
In comune, le Ferrari ed Antonelli non hanno avuto solo l'esclusione in Q2, ma anche per mano di chi: le Aston Martin di Alonso e Stroll. Le due AMR25, che sul Santerno hanno portato un grosso pacchetto di aggiornamenti, hanno giocato un azzardo non indifferente: alla fine del Q2, hanno scelto di montare la gomma C5 (la media) e non la morbida (la C6), con quest'ultimo che sin dalle FP3 ha dato problemi un po' a tutti. Proprio la mossa strategica del team di Silverstone ha permesso a Nando e Lance di compiere un buon miglioramento e quindi di mettere fuori le Ferrari e Antonelli. Essere messi fuori da una scuderia che ricorre alla gomma media (scelta che poi le Aston Martin hanno rifatto in Q3, così come Russell, che proprio con la C5 si è assicurato la terza piazza) fa male, soprattutto perché questa esclusione arriva non solo nel GP di casa, ma pure su una pista dove sorpassare è difficili.
Il problema della gomma lo ha avuto anche Antonelli, che ha spiegato lapidario: "Non ho avuto feeling, non sono riuscito a farle funzionare. Ero in lotta con la macchina per tutto il tempo".
Dopo questo sabato non c'è illusione per i ferraristi o Antonelli, che andranno indubbiamente all'attacco, ma nella consapevolezza che Imola non è un circuito che premia le rimonte, sul quale mettere in mostra tutto il potenziale (il passo gara nelle FP2 era buono, sia per le Ferrari che per Antonelli) sul passo gara rischia di essere impossibile se si è nel traffico. Per cui, sia al muretto Ferrari che sul lato "italiano" della Mercedes si lavorerà sulla strategia, con Vasseur che ha promesso "proveremo ad essere aggressivi con la strategia", un concetto ripreso dallo stesso Antonelli ai microfoni dopo la qualifica. Il weekend dunque non è finito, ma fortemente in salita sì: si può sperare in un colpo di fortuna, tra qualche safety car, virtual safety car o, perché no, bandiere rosse che girano a favore. Ma senza di quelle, beh, rischia di essere una Imola amarissima per chi ad Imola voleva regalare una gioia al pubblico di casa. Ed il pugno di Leclerc, mentre lasciava la SF-25 a fine Q2, rischia di essere già l'immagine del weekend.
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