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2 giu 2025 (Aggiornato il 3 giu 2025 alle 10:45)
Alleluia: finalmente i punti, per di più nel GP di casa. Domenica di passione: sbaglia in curva 5, ma spende bene il jolly e poi risale, caratterizzando la sua corsa con quei sorpassi all’esterno di curva 3, di cui è interprete eccezionale. Già, ma perché doveva inventarsi i sorpassi lì? “Perché ci manca velocità di punta”, dice. Da abbinare ad una gestione delle gomme che deve migliorare, su una AMR25 che continua ad andare meglio in qualifica che in gara. Insomma, cose da rivedere ci sono: ma intanto torna a sorridere.
Era tramortito, dopo la bandiera a scacchi. Sabato pomeriggio era molto più ottimista e speranzoso, dopo il traguardo invece era mogio: non vedeva l’ora di andarsene a casa, per riflettere o forse per dimenticare un GP difficile e tutto sulla difensiva. Non si dava una risposta per le difficoltà e, anche se Vasseur lo ha difeso parlando di un problema sulla sua macchina, vederlo così arrendevole con Hulkenberg ha fatto male. Così come ha colpito la differenza di passo tra lui e Leclerc nel primo stint: i miglioramenti di Miami e Imola sembrano già alle spalle.
Per ritmo ed interpretazione fino alla safety car, una domenica da 9. Poi gli montano la hard ed il castello inizia a crollare: sbaglia alla ripartenza, finisce in mezzo ai duelli, gli si chiude la vena e con Russell reagisce in maniera eccessiva, beccandosi una penalità. Meritava almeno il podio, finisce 10° ed ora, oltre a rischiare la squalifica, è anche a -49 in classifica. Domenica negativa: comunque un grazie per averla resa meno scontata con un ritmo gara infernale, dando speranze alla strategia a tre soste.
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