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Debora Figoli
5 giu 2025
Valtteri Bottas è tornato nel garage Mercedes come terzo pilota, riabbracciando quella che per cinque stagioni è stata la sua casa, prima di essere sostituito da George Russell. Dopo il divorzio con la scuderia tedesca, il finlandese ha corso per tre anni con il team Sauber, chiudendo anche lì un capitolo alla fine del 2024. Oggi si ritrova nel ruolo di riserva, ma con un'agenda tutt’altro che vuota: si è riscoperto un talento naturale nella comunicazione e nelle attività social del team. Eppure, l’obiettivo principale resta immutato: tornare a correre in Formula 1.
Ospite del podcast Beyond the Grid, Bottas ha parlato apertamente del suo desiderio di tornare a gareggiare: “Ho ancora tanto da offrire. È ancora la cosa più importante della mia vita. Da quando ho iniziato a osservare le gare da fuori, quella sensazione è cresciuta sempre di più, e ora mi manca davvero correre.” Con dieci vittorie in carriera, Bottas sa cosa significa salire sul gradino più alto del podio. Ha vissuto una delle ere più dominanti della Mercedes, ma ha avuto anche la “sfortuna” di condividere il box con Lewis Hamilton. Il suo titolo, non ufficiale ma riconosciuto, è stato quello di uomo squadra per eccellenza. Poi è arrivato l’addio alla casa di Brackley, e una nuova avventura con Sauber.
Il biennio conclusivo con Sauber non è stato quello che il finlandese avrebbe voluto come epilogo: “Sento che soprattutto negli ultimi due anni le cose non sono andate come avrei voluto. Alla fine dell’anno scorso - tra qualifiche e alcune gare - mi sembrava di essere al massimo della mia forma.” Un’ammissione che racconta di una carriera che, almeno nei suoi occhi, non ha ancora avuto una conclusione all’altezza. L’ambizione non è mai venuta meno, e l’esperienza accumulata in tre team diversi potrebbe essere la sua carta vincente.
Uno spiraglio si apre all’orizzonte: nel 2026 debutterà in F1 il team Cadillac. Nessuna line-up ufficiale è stata ancora annunciata, e Bottas guarda al progetto con curiosità e attenzione: “Stanno lavorando molto per riuscire a mettere una macchina in pista l’anno prossimo”, ha raccontato. La scelta dei piloti non è tra le priorità immediate, ma per una squadra al debutto, un pilota esperto potrebbe fare la differenza. Bottas è consapevole del suo valore: “Penso che abbiano diversi nomi sulla lista. Immagino che la mia esperienza possa essere d’aiuto, visto che ho corso per tre team, uno dei quali ha ottenuto enormi successi. Anche con la Williams ci sono stati grandi risultati. Spero di essere in una buona posizione. Il team parte da zero: puoi davvero influenzare alcune scelte e guidare la direzione da prendere. Sarebbe molto stimolante e gratificante, soprattutto quando arrivano i risultati.”
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