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15 lug 2025
Nel sostenere la propria linea di una Formula 1 che deve tornare ad altri frazionamenti di propulsore e aprire a un ibrido semplificato e standardizzato, il presidente Ben Sulayem - parlando dei particolari tecnici dell’unità che dovrebbe sostituire i nuovi motori V6 con e-fuels - ha lasciato spazio a ogni opzione, da discutere in un gruppo tecnico con squadre e motoristi.
Posto che proprio i motoristi, fermi sulla linea di una Formula 1 che - quale che sia il frazionamento del motore termico - non potrà prescindere da una componente ibrida, accettino di ridiscutere frazionamento e scelte tecniche dopo sole 3-4 stagioni di utilizzo dei propulsori 2026, quali sarebbero i “pro” e i “contro” delle soluzioni alternative agli attuali V6 turbo ibridi e ai futuri alimentati a e-fuel e con metà potenza espressa dal motore elettrico?
Il V6 è stato accompagnato dalla nomea di motore privo di sound, dal debutto nel 2014. Una caratteristica dovuta dallo schema complesso dell’ibrido, con la presenza del MGU-H e, soprattutto, dai limiti imposti dal flussometro di carburante che di fatto ha reso inutile superare i 12.000 giri/min, pure in presenza di un regolamento tecnico che ammetteva un regime di rotazione superiore.
Il vantaggio del V6 è nella compattezza degli ingombri, certo non è frazionamento più emozionale per il pubblico e se cambiamento dovrà essere difficilmente avverrà intorno al V6 che ha rappresentato l’ossatura della F1 ibrida al suo massimo livello.
Il fattore emozionale del motore ibrido immaginato in vista del 2029 o 2030 è da considerare centrale. La base di tifosi, specialmente negli Stati Uniti, sempre più giovane fa sì che l’unica Formula 1 conosciuta da molti appassionati dell’”era Netflix” non abbia assistito ad altro se non un campionato corso con i motori V6 ibridi.
Il ritorno agli 8 cilindri a V rappresenterebbe una scelta potenzialmente vincente sia per le esigenze commerciali di molte case auto impegnate in Formula 1 che per la riconoscibilità presso un pubblico giovane - d’età e di frequentazione alla Formula 1 - e vicino ad altre categorie del motorsport. Da un lato il V8 è uno dei simboli del motorismo negli Stati Uniti, dall’altro, in Europa, resiste su alcuni modelli di auto stradali ad alte prestazioni e farà il ritorno in quelle che, frettolosamente, hanno abdicato al V8 in favore di soluzioni ibride con frazionamento del termico 4 cilindri. Una bocciatura da parte degli appassionati che ha suggerito alle case un passo indietro. Anche in Giappone è un frazionamento abbinato ai modelli sportivi di fascia alta, come l'ultima GT che Toyota presenterà nel 2026 e porterà in gara nella categoria GT3.
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