La gara a Suzuka parte male per le Ferrari, con Vettel che quasi incappa in una falsa partenza e Bottas che invece scatta meglio di tutti prendendo il comando. Nemmeno Leclerc parte bene, poi si prende in curva 2 con Verstappen che l'aveva praticamente superato: episodio finito sotto investigazione ma non ancora deciso. Nel resto della gara Hamilton si avvantaggia della strategia mirata a una sola sosta, poi gli fanno un secondo pit-stop e si ritrova dietro a Vettel: lo attacca fino alla fine, ma il tedesco resiste finendo 2° dietro al vincitore Bottas.

Alle loro spalle, bene Albon 4° e benissimo ancora una volta Sainz 5°, davanti a Leclerc 6° e primo dei doppiati, ma perché viene fatto sostare una terza volta per andare all'attacco del giro veloce: il tentativo non riesce per via del traffico e così il punto va a Hamilton. Da parte sua Ricciardo concretizza con il 7° posto la rimonta dalla 16esima casella al via, con una buona strategia medie-soft, mentre quella opposta su Hulkenberg lo fa comunque finire in zona punti, 10°.

Tra i due, finiscono 8° Gasly e 9° Perez: una questione controversa, perché i due si toccano all'ultimo giro e il messicano finisce contro le barriere. Ma si "salvano" perché, per un errore di segnalazione (pare che i pannelli elettronici abbiano segnalato la bandiera a scacchi prima del dovuto) vengono conteggiate le classifiche al giro 52, anziché 53. L'unico ritirato della gara è quindi Verstappen, per le conseguenze dei danni subiti dopo l'incidente con Leclerc.

Con questo risultato, la Mercedes ha conquistato matematicamente i titoli in entrambi i campionati Costruttori e Piloti, anche se resta teoricamente aperta la contesa tra Hamilton e Bottas. La prossima gara sarà tra due settimane in Messico.

I RISCONTRI DELLA GARA A SUZUKA

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