Pirelli, a Monaco con le mescole più morbide e la nuova gomma da bagnato

Un occhio al meteo, verso Montecarlo, per scoprire come sarà una settimana con pochi rischi di pioggia verso il week end di gara. Uno scenario che, invece, nel 2022 portò a un esito impensabile nello sviluppo del GP di Monaco (qui trovi gli orari del week end) e a una strategia in gara su tre pit-stop.

Ecco, sul fronte gomme, considerate le previsioni, difficilmente vedremo protagoniste le Pirelli da bagnato, le nuove full wet, il cui debutto era previsto già a Imola. Si tratta di una mescola pensata per lavorare senza l'impiego di termocoperte e chiamata a migliorare un prodotto che i piloti hanno criticato spesso, in passato.

Le consuete sfide uniche di Montecarlo

Monaco per Pirelli vuol dire proporre le mescole più morbide della gamma 2023 (C3, C4 e C5), viste le caratteristiche uniche del circuito. Un occhio al graining, da scivolamento della gomma su un asfalto che, come sempre, sarà in costante, grande, evoluzione nell'arco del week end ma con un livello di aderenza che resta basso, come il livello di abrasività e lo stress sulle gomme: tutti indicatori ai valori minimi stagionali.

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"È una vigilia del Gran Premio di Monaco diversa da quella che ci aspettavamo. Doveva essere il secondo di tre appuntamenti consecutivi in Europa ma sarà invece il primo a causa della cancellazione della gara di Imola: abbiamo ancora negli occhi le immagini delle zone devastate dal maltempo e vogliamo esprimere ancora una volta la nostra solidarietà ai familiari delle vittime e a chi in questa tragedia ha subito perdite enormi", commenta Mario Isola.

Venerdì e sabato due giornate cruciali

La Formula 1 torna in pista e diversi aggiornamenti tecnici si troveranno a debuttar in una cornice di certo difficile e non rappresentativa. 

A Monaco conta, essenzialmente, girare molto, con costanza, sin dal venerdì e avvicinando sempre più il limite in vista della qualifica. Il risultato del sabato è a dir poco decisivo sulle sorti della gara.

"Monaco è un capitolo a sé stante nel romanzo del campionato di Formula 1. Le caratteristiche del tracciato, rimasto sostanzialmente immutato da più di settant’anni, lo rendono un unicum che, spesso, ha offerto sorprese sia perché mai come su questa pista il talento del pilota può compensare le carenze tecniche di una vettura sia perché basta un episodio per sparigliare le carte e sovvertire il pronostico.

Se è vero che la gara può risultare poco spettacolare a causa dell’estrema difficoltà di sorpassare, nel bilancio delle emozioni del weekend il sabato assume un peso mai così rilevante: la posizione in griglia è quasi sempre determinante per la classifica finale", aggiunge Mario Isola.