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Fabiano Polimeni
15 mag 2025
L’inseguimento alla McLaren continua a Imola, un appuntamento che sulla carta dovrebbe ridimensionare le differenze viste a Miami e tali da non lasciare speranze a Red Bull, Mercedes, Ferrari. È l’ordine dei valori più recente, aspettando la prossima fermata del mondiale, Barcellona, ultimo Gran Premio del trittico che partirà il prossimo week end. Sarà il “capolinea” del grande vantaggio prestazionale trovato da McLaren? Difficile crederlo e relegare tutto il buono espresso dalla MCL39 alla gestione furba dell'ala anteriore..
Norris e Piastri hanno in più occasioni ridimensionato le attese di uno stop alla competitività McLaren collegato alle nuove norme sulla flessibilità dell’ala anteriore. Così non resta che attendere, le novità regolamentari e gli sviluppi che porterà la Ferrari sulla SF-25, con indiscrezioni di un lavoro concentrato sulla sospensione posteriore.
“Siamo al punto in cui è difficile portare un grande aggiornamento in macchina, perché dopo quattro anni con gli stessi regolamenti stiamo battagliando più sui dettagli”, ribadisce Frederic Vasseur alla vigilia del GP dell’Emilia Romagna.
“Il più grande arriverà probabilmente in Spagna, perché avremo un chiaro cambio di regolamento con tutta l’ala anteriore nuova. Questo potrebbe cambiare un po’ il quadro del campionato, aspettiamo”.
Si aprirà una fase-2 del campionato dalla Spagna? Se le nuove regole sulla flessibilità (il test statico consentirà una flessione dei flap di 10 mm anziché 15 mm sotto l’applicazione di un carico) saranno un elemento di novità, è fondamentale che ci sia uno sviluppo della SF-25 per incrementare il potenziale oggi insufficiente della Rossa nelle mani di Leclerc e Hamilton.
“Potrebbe essere un azzeramento dello scenario immediato ma non sul campionato. Il pilota che sarà in testa al campionato in Spagna continuerà a guidarlo dopo quel Gran Premio, però, in termini di prestazione pura, potrebbe essere un momento di svolta”, prosegue Vasseur a Sky Sports F1.
“La macchina non è al livello che ci aspettavamo e, rispetto allo scorso anno, vuol dire che non siamo in una situazione ideale e questo rende ancora più difficile a un nuovo pilota adattarsi alla macchina. Se voli a ogni week end e vinci, è molto più facile per loro adattarsi alla squadra”, dice delle difficoltà incontrate da Hamilton.
“Stiamo migliorando la comprensione reciproca, non solo con me ma sul lato tecnico, la collaborazione è positiva e costruttiva, anche se non è utile in termini di risultati nel week end di gara. Penso che stiamo andando nella giusta direzione e sono fiducioso per il futuro”.
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