Il tedesco si avvia a chiudere una carriera ricca di successi che ad Abu Dhabi vivrà il capitolo finale: ecco qua una raccolta delle sue gare migliori

Vettel, the last dance: ecco le sue 10 gare più belle

Pretendere di fare una classifica delle migliori 10 gare di uno che di GP ne avrà corsi 299 e vinti 53 (difficile possano essere 54), oltre ad aver messo insieme 4 titoli mondiali, può sembrare un oltraggio. Perché racchiudere una carriera così significativa nello spazio di sole dieci “perle” è troppo poco, per questo non c'è la pretesa da parte di questa classifica di essere necessariamente condivisa, nella consapevolezza che alcune corse, anche loro stupende, rimarranno fuori. Ci scuserà, Sebastian Vettel, giunto all'ultimo ballo della sua carriera, in un GP di Abu Dhabi che chiuderà 15 anni di gioie e dolori, vittorie e sconfitte. 

<a href="https://autosprint.corrieredellosport.it/foto/formula1/2020/03/12-2829618/tutti_i_soprannomi_delle_f1_di_sebastian_vettel_foto">Vettel, ecco i soprannomi alle sue vetture: FOTO</a>
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<h3>10: GP Abu Dhabi 2012</h3>
E' la gara del “leave me alone, I know what to do” di Kimi Raikkonen, il famigerato team radio che Kimi spara in cuffia al suo ingegnere di pista. Frase iconica del personaggio che divenne il simbolo di una delle più belle vittorie del finlandese, traguardo che in parte rubò la scena ad una delle più belle gare di Sebastian Vettel. Escluso dalle qualifiche per mancanza di benzina nel serbatoio, Seb parte dai box con un assetto rivoluzionato: con una micidiale RB8 mette in scena una forsennata rimonta che passa anche da due contatti rischiosissimi, uno con Bruno Senna ed uno con i pannelli di segnalazione esterni per evitare Ricciardo in regime di safety car. Con una sosta non prevista Seb fa tutto da capo, ma risale alla grande e nel finale sfrutta la safety car per ricollegarsi ai primi; a 4 giri dal termine passa Button per prendersi un podio stupendo: saranno punti fondamentali per il titolo.

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<h3>9: GP Singapore 2019</h3>

Singapore 2019 passerà alla storia, con altissime probabilità, come l'ultima vittoria in carriera di Sebastian Vettel. Una vittoria costruita nel giro di uscita dopo il pit-stop, per una strategia andata oltre le aspettative della stessa Ferrari. Spieghiamo: prima della sosta Leclerc è al comando davanti ad Hamilton e Vettel, con il monegasco che fa l'andatura per gestire le gomme. Appena la “finestra” per non finire nel traffico del centro gruppo si apre, il Cavallino chiama ai box Seb anziché Charles: non è un atto di lesa maestà, ma una mossa per tentare di passare Lewis e prendersi un'insperata doppietta, viste le caratteristiche della SF90, missile sul dritto ma spesso in difficoltà in curva. La mossa riesce, addirittura meglio di quanto la Ferrari potesse aspettarsi: il giro d'uscita del tedesco è pazzesco e Seb si ritrova non solo davanti ad Hammer ma pure a Leclerc, deluso per una strategia che lo priva del comando. Charles chiede di poter lottare liberamente, ma il muretto non vuole rischi difendendo la legittimità della scelta strategica: da un primo e terzo posto si è passati ad un primo e secondo, per cui, dal punto di vista del team, la strategia ha funzionato. Così vince Seb, re di Singapore per la quinta volta ed alla 53° affermazione della carriera: dopo l'erroraccio di Monza, Seb si commuove sul podio.
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<h3>8: GP Azerbaijan 2021</h3>

Baku 2021 è uno dei risultati più inattesi nella carriera di Sebastian Vettel, che sul Mar Caspio coglierà il suo 122° ed ultimo podio. Lo fa con una corsa magistrale, la sesta con i colori dell'Aston Martin, squadra scelta per ripartire dopo il non rinnovo della Ferrari. Il tedesco parte 11°, allunga il primo stint e l'overcut gli permette di passare al 7° posto, posizione che migliorerà nel corso della gara: Stroll finisce ko per lo scoppio di una gomma, situazione che chiama in causa la safety car, in seguito alla quale Seb va all'attacco di Leclerc e Gasly, issandosi al 4° posto. A pochi assaggi dal termine Verstappen, assoluto dominatore fino a quel momento, finisce a muro, anche lui per lo scoppio di una gomma: bandiera rossa e partenza da fermo nonostante manchino appena 3 giri. Seb al via parte dietro Perez ed Hamilton, ma Lewis va lungo alla prima curva e Vettel si ritrova al 2° posto, posizione che manterrà fino alla bandiera a scacchi: primo podio nella storia dell'Aston Martin.
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<h3>7: GP Turchia 2020</h3>

E' un anno orribile per l'umanità, con il virus che sconvolge tutto il mondo, ed è un anno sportivamente difficile per la Ferrari, alle prese con la disastrosa SF1000. Sia Leclerc e Vettel sono in difficoltà con quella macchina, ma lo è soprattutto Seb, scaricato in primavera dal Cavallino Rampante. Ad Istanbul però il tedesco vive una giornata di redenzione, in una domenica complicatissima per la pioggia che rende l'asfalto assolutamente privo di aderenza: colpa del trattamento che ha subìto l'Istanbul Park, un trattamento effettuato non in tempo per ospitare il GP. Viene fuori una corsa caotica in Turchia, con Seb grande protagonista: partenza clamorosa che lo vede passare da 11° a 4° e poi con un ritmo gara eccezionale data la scarsa competitività della Ferrari. Il numero 5 sta nei piani alti della classifica a lungo, lottando con le due Racing Point ed Hamilton, prima che Lewis apra il margine e scappi via. Nella parte finale di gara Seb viene ripreso anche da Leclerc, ed è con lui e con Perez che si gioca il podio all'ultimo giro: all'ultima chicane Charles attacca Sergio, ma va lungo e questo concede a Seb la possibilità di prendersi il 3° posto, con un finale in volata con Checo.
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<h3>6: GP Bahrain 2018</h3>
A volte la velocità non è tutto: serve anche gestione, esperienza e lucidità. Ingredienti che Vettel mette in campo a Sakhir, nel 2018, quando riesce a spuntarla contro le Mercedes nonostante una strategia molto rischiosa. E' una gara che comincia con le due Ferrari davanti alle due Mercedes, ed è una corsa non chiara nelle strategie: Vettel, Bottas e Raikkonen sono indirizzati su due soste, mentre Hamilton tenta la carta del singolo pit-stop. In occasione della seconda sosta però a Kimi viene dato il via libera nonostante un meccanico sia ancora al lavoro, e la vettura del finlandese travolge il malcapitato meccanico, Francesco Cigarini. Il tempo di riavere la piazzola “libera”, che al muretto Ferrari si rendono conto di non avere più il margine per la fermata del tedesco, il quale così si inventa una strategia molto rischiosa, andare fino in fondo con le stesse coperture montate al primo pit-stop. Quando in Mercedes si rendono conto della mossa del Cavallino chiedono a Bottas di spingere, ed il finlandese arriverà negli scarichi di Vettel ma senza riuscire a superarlo. Freddissimo il tedesco: negli ultimi passaggi via radio dice al box di avere gomme ancora in buono stato per scoraggiare il muretto Mercedes, anche se in realtà stava andando in crisi nella gestione.

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<h3>5: GP Malesia 2015</h3>
Sepang 2015, ovvero un sogno che diventa realtà. Per Sebastian Vettel correre con la Ferrari era sempre stato un desiderio, figurarsi vincere con essa. Il colpaccio arriva già alla seconda gara, in un'annata dominata dalle due Mercedes: dopo il podio nel primo GP in “rosso”, Seb arriva ispiratissimo in Malesia ed in qualifica, sotto la pioggia, centra un gran secondo tempo, a meno di un decimo dalla pole di Hamilton. Alla domenica c'è il sole ma la SF15-T è una monoposto gentilissima sulle gomme e questo sarà un fattore, insieme ad una strategia non perfetta delle Mercedes: alla prima safety car sia Hamilton che Rosberg vanno ai box mentre Vettel prosegue, ed a lungo andare la strategia vincente sarà quella della Ferrari, che grazie ad una sosta in meno riuscirà a portare il tedesco sul gradino più alto del podio, interrompendo un digiuno che per il Cavallino andava avanti da quasi due anni.

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<h3>4: GP Ungheria 2017</h3>
Vettel non ha mai nascosto il fatto che la Ferrari 2017, al secolo SF70-H, sia stata una delle migliori vetture mai guidate in carriera. Vettura dotata di tantissimo carico, alla quale è mancato un po' di motore in più nel confronto con la Mercedes per riuscire a portare fino in fondo il sogno iridato. Date queste caratteristiche, comunque, Budapest è una pista propizia per il Cavallino, che si prende la prima fila per intero ed in gara si avvia ad una doppietta apparentemente semplice, almeno fino a quando Vettel, in testa, non si ritrova con un volante che pende tutto da un lato. Situazione complicatissima ma gestita alla grande dal tedesco, aiutato dall'eccellente lavoro di squadra di Raikkonen alle sue spalle: Kimi avrebbe potuto forzare il sorpasso, ma su indicazione del team non lo fa per proteggere Vettel dagli attacchi della Mercedes, che con la vettura del tedesco in quelle condizioni lo avrebbero potuto tranquillamente passare. La difesa di Kimi però è perfetta e funziona: doppietta Ferrari in una delle domeniche più difficili per Seb, per circa due terzi di gara alle prese con un volante pendente da un lato nel caldo dell'Hungaroring.

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<h3>3: GP Gran Bretagna 2018</h3>
“Qui a casa loro!” E' un successo al quale Vettel tiene tantissimo, quello di Silverstone 2018. Arrivato di fronte ad un pubblico in adorazione per Lewis Hamilton, rivale per il titolo nel biennio 2017-2018. In Inghilterra Lewis viene cacciato in fondo al gruppo al via dopo un contatto con Raikkonen, ma rimonta con caparbietà e nel finale una safety car rimescola tutte le carte. A giocarsi la vittoria si ritrovano le due Mercedes e le due Ferrari, con Bottas al comando davanti a Vettel, con il tedesco che ha ceduto la prima posizione per fermarsi ai box in regime di safety car. Il duello con Valtteri è intenso e va avanti fino a quando a pochi passaggi dal termine, quando Seb trova il pertugio vincente: aspetta in scia fino all'ultimo per poi forzare la staccata a Brooklands, sorprendendo il finlandese. Passato Bottas, Vettel si invola per andare a prendersi una vittoria stupenda.

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<h3>2: GP Italia 2008</h3>
Una data che Sebastian Vettel non dimenticherà: 14 settembre 2008. La corsa che lo rende il vincitore di un GP più giovane in assoluto (record poi battuto a Barcellona 2016 da Verstappen), a bordo della Toro Rosso in una Monza colpita dalla pioggia. Dopo una pole position stratosferica (poleman più giovane di sempre, primato ancora imbattuto) in gara il tedesco non diventa, come si poteva supporre alla vigilia, preda per le vetture più veloci: ha un passo inavvicinabile e sfruttando sia il vantaggio della visibilità di essere davanti sia il fatto che chi lotta per il titolo deve inseguire (Hamilton, Massa, Raikkonen e Kubica), il tedesco si invola senza farsi più riprendere da nessuno. E' una vittoria storica, per lui e per la Toro Rosso, che altro non è che la vecchia Minardi a capitali austriaci di provenienza Red Bull.

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<h3>1: GP Brasile 2012</h3>
Difficile scegliere tra Monza 2008 e Interlagos 2012, due capolavori assoluti che possono essere interscambiabili nella graduatoria delle migliori gare di Sebastian Vettel. Se Monza 2008 è stata una sorpresa continua, Interlagos 2012 è un saliscendi di emozioni: il tedesco si gioca il titolo con Alonso ed ha i favori del pronostico, forte di un +13 in classifica sullo spagnolo della Ferrari. Al primo giro però Seb viene speronato e deve ripartire dal fondo, con la fiancata sinistra della sua RB8 distrutta. Newey, nel suo libro, racconta addirittura di essersi dovuto prendere un rischio nel decidere di far proseguire il tedesco con una vettura in quelle condizioni. Per di più in Brasile piove e viene fuori una corsa caotica: Seb rimonta alla grande nonostante le condizioni del mezzo, ma nel finale effettua una sosta poco prima che torni a piovere, e questo lo ricaccia indietro in classifica. Parte dunque alla volta di un'altra rimonta nel tratto conclusivo di una gara resa ancor più complicata dal fatto che i collegamenti radio tra lui ed il box funzionano ad intermittenza: alla fine è 6°, piazzamento che in virtù del 2° posto di Alonso gli regala il terzo dei suoi quattro titoli iridati.

Oltrea a essere uno dei piloti più vincenti di sempre in F1, Sebastian Vettel è anche un grande appassionato di auto stradali e moto. Ecco le più belle supercar (e non solo) che sono passate nel suo garage

Sebastian Vettel, il garage da sogno del 4 volte Campione

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