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George Russell ha aggiunto nuovi particolari sulla polemica con Max Verstappen in Qatar, svelando lo scambio di parole al sabato e accusando l'olandese di una vio
Fabiano Polimeni
5 dic 2024
Clima rovente ad Abu Dhabi e non è quello misurato con le temperature ambientali e dell'asfalto.
Il Qatar ha lasciato scorie pericolose, nella vicenda Russell-Verstappen. A fine gara, a Losail, Max ha espresso tutte le sue critiche nei confronti di Russell, dopo che i due erano stati convocati in direzione gara al termine delle qualifiche per l'episodio che ha visto, poi, Verstappen penalizzato di una posizione in griglia.
Ricostruisce con nuovi particolari l'intera vicenda, Russell. Se Verstappen, infatti, lo ha accusato di essersi impegnato perché i commissari lo penalizzassero, l'intero contesto del sabato sera di Losail è stato ad altissima tensione. Non un clima auspicabile alla vigilia di una gara - fosse quella in Qatar o questa di Abu Dhabi -.
"Trovo tutto decisamente ironico, avendolo sentito dire, sabato sera, che avrebbe cambiato di proposito traiettoria per fare un incidente e che 'avrebbe messo la mia ca**o di testa contro al muro'.
Quindi, mettere in dubbio l'integrità di qualcuno come persona, dopo aver fatto questi commenti il giorno prima, lo trovo molto ironico e non me ne starò qui ad accettare la situazione", le parole di Russell a Yas Marina.
"Da anni, ormai, la gente viene bullizzata da Max e non si possono mettere in discussione le sue doti di guida. Però, non sa gestire le avversità. Ogni volta che qualcosa gli è andata a sfavore, come Jeddah e il Brasile 2021, lui si scaglia contro. Quest'anno a Budapest, la primissima gara in cui la macchina non era dominante, è finito addosso a Lewis e ha perso a schiaffi il suo team".
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Sull'episodio della scorsa estate, Russell aggiunge altro, che riguarda il clima in Red Bull, lontano dall'essere sereno. "So per certo che, una settimana dopo l'Ungheria, un quarto della sua squadra di ingegneri ha inviato i curriculum in Mercedes, McLaren e Aston Martin. Non rispetto qualcuno che non apprezza quelli che gli hanno dato l'opportunità di performare. Perché nelle ultime 12 gare ha avuto una macchina dalla competitività normale. È stato in lotta tanto quanto me, Lewis, Charles, Carlos, Lando e Oscar. Ed è così che dovrebbe essere."
Ancora sul confronto avuto in Qatar, al sabato, Russell ha ricostruito la vicenda spiegando come: "Mi ha detto: non so perché vuoi fregarmi in questo modo, sono così deluso. Domani ti avrei fatto passare, non avrei nemmeno corso contro di te. Ma adesso, devo, mi sposterò di proposito dalla mia linea per mettere la tua ca**o di faccia contro il muro.
Io non capisco perché sia stato così aggressivo, senza alcuna necessità, e violento".
Un confronto che ha coinvolto anche i team principal, perlomeno a Losail era stato Horner a esprimere un giudizio su Russell. Toto Wolff, invece, ha parlato da Abu Dhabi, replicando a quella che vede come un'ingerenza di Horner sul tema.
"C'è una cosa tra piloti, tra George e Max. Non voglio essere coinvolto, però, se l'altro team principal dà dell'isterico a George, per quanto mi riguarda sta superando una linea. Ora, il suo forte non è certo la psicoanalisi, però sono parole forti quelle che ha detto. Come ti permetti di commentare lo stato d'animo del mio pilota?".
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