GP Australia: le pagelle

Lando Norris: 9

Non faceva altro che ripetere: “Abbiamo imparato dagli errori”. Insomma, obietta qualcuno: con una macchina che nella fase di gara più rappresentativa (cioè quella senza interruzioni) dava 1” (minimo) a tutti, si è ritrovato Verstappen alle costole fino all’ultimo giro. Non è colpa sua il caos che si è scatenato sul finale, è sua invece la responsabilità del fatto che Max, negli ultimi giri, abbia potuto attaccarsi al Drs per metterlo sotto torchio. E gli è andata bene pure quando è uscito di pista: era un attimo rimanere fregati. Insomma: non da 10. Ma vince e tutto sommato convince, pur se non è perfetto: ha la macchina giusta per il mondiale e lo sa.

Max Verstappen: 9

Per la sbavatura con cui concede il momentaneo 2° posto a Piastri ha mille scusanti: stava chiedendo molto alla macchina e stava lottando contro due monoposto fuori portata per la sua Red Bull, tant’è che dopo l’errore le MCL39 vanno via. Con la classe che ha, aveva complicato i piani della McLaren in avvio e fa paura pure nel finale: pazzesco come renda incerto un GP che altrimenti sarebbe stato a senso unico. Dice che sono comunque 18 punti in più rispetto a Melbourne 2024, ed ha ragione: ma ha capito che per la cinquina iridata ha bisogno di metterci tanto, tantissimo del suo.

Andrea Kimi Antonelli: 9

Uno dei pochi casi in cui il pilota che arriva dietro, a parità di macchina, prende più di quello che arriva davanti. Ci perdonerà George Russell, ma di meno non si può dare. L’unica sbavatura della sua domenica è quel testacoda nella piazzola di curva 4, un jolly ben speso prima di mettersi alla caccia di un 4° posto incredibile. Più che per il risultato, comunque eccezionale, ha colpito per il controllo del mezzo e per le punte velocistiche espresse: pazzesco come abbia trovato in fretta i limiti della W16. Ha da crescere, e magari qualche errore più avanti arriverà, ma che inizio.

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