Inizio di stagione complicatissimo per Leclerc ed Hamilton, mentre un superlativo Verstappen prova a dare filo da torcere a Norris; straordinario Antonelli, grande Albon, male Piastri e malissimo Lawson
Non ce ne voglia Nico Hulkenberg se non è finito nel pagellone dei 10, ma è solo di facciata; con una Sauber rassegnata ad essere fanalino di coda, non sbaglia niente e le dinamiche della gara vanno a favore di chi è perfetto; lui è uno di questi e si merita un bel 7,5 di voto: in un colpo solo, la Sauber ha fatto più punti che in tutto il 2024. Voto 6 a Pierre Gasly, in top 10 fino alle ultime battute: peccato, ma nel complesso era lecito attendersi di più dall’Alpine. Lo stesso dicasi per la Haas, che ha fatto una gran fatica a Melbourne: Ocon (voto 6) è 13°, davanti al solo Bearman (5,5) ed entrambi rimpiangono di non aver creduto all’idea di restare in pista con le intermedie, visto che non avevano nulla da perdere. Tanto rammarico per Tsunoda (7): weekend super fino all’errore strategico di ritardare la sosta (si ferma per rimettere le intermedie tardissimo, insieme alle Ferrari), poteva essere altissimo in classifica. Voto 5 a Bortoleto, ritirato al primo GP in carriera: il sospetto è che si verifichi un cedimento prima che vada a sbattere, ma il team non ne fa menzione. Tra i ritirati, errore pesante di Alonso (4,5) che pizzica la ghiaia buttata in pista dalla monoposto che lo precede ed errore gravissimo di Sainz (3), finito a sbattere addirittura sotto safety car. Non ci sono scuse nemmeno per Doohan (4), che perde la macchina in rettilineo, ed a malincuore neanche per Hadjar (2): si rovina con le sue stesse mani andando a sbattere da solo nel giro di ricognizione nel primo GP della carriera, trasformando il sogno in incubo. Ma gli diamo un abbraccio, alla stregua di papà Hamilton.
GP Australia, Antonelli quarto di nobiltà: AKA AKA!
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