Sainz, quarto di frustrazione: “Ho fatto lavoro di squadra, ma…”

Lo spagnolo, dopo una grande gara, raccoglie un quarto posto che sa di beffa. Più che la penalità, sono le decisioni del muretto a non aver soddisfatto Carlos

02.07.2023 18:36

Un podio nella Sprint, uno nel GP. Terzo Sainz sabato, secondo Leclerc domenica. La Ferrari lascia l’Austria con un bottino convincente, ma soprattutto con la sensazione di iniziare a vedere la luce in fondo al tunnel grazie agli aggiornamenti che hanno reso più competitiva la SF-23 rispetto al disastroso inizio di stagione.

Risultato globale di squadra positivo, con un unico muso lungo, quello di Sainz. Lo spagnolo, ha mancato il podio per i famigerati track limits, che hanno mietuto molte vittime al Red Bull Ring, ma anche per una prima chiamata ai box che non è stata gradita per nulla dallo spagnolo.

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La gara di Sainz

Nel primo stint, Carlos si è attenuto al piano gara, rimanendo alle spalle di Leclerc, senza attaccare il compagno di squadra. Seconda e terza posizione, alle spalle del cannibale Verstappen, congelate, ma con la sensazione, giro dopo giro,  che Sainz avesse qualcosa in più rispetto al compagno di squadra. Al giro 14, poi, l’evento che ha cambiato in negativo Il GP dello spagnolo. La Haas di Hulklenberg si ferma e in regime di VSC, la Ferrari opta per un doppio pit in simultanea che a tutti gli effetti ha finito per danneggiare Sainz che da terzo, è rientrato in pista quinto.

Infine la zavorra definitiva è arrivata con i 5” di penalità che hanno vanificato la gara di “garra” fatta dallo spagnolo, che dopo una difesa strenua si è dovuto arrendere e cedere il terzo posto a Perez.

Esito finale, dunque, frustrante per Sainz che, oltre a non aver gradito la prima chiamata ai box - lo aveva detto per radio che aveva ritmo e non avrebbe voluto fermarsi - resta con l’amarezza di non aver raccolto quanto sentiva di meritare.

Tutta la frustrazione dello spagnolo

“Sinceramente sono abbastanza frustrato con il passo che avevo oggi e con le battaglie che ho fatto meritavo più del 4° posto. Succede, non ho molto altro da aggiungere. Dopo la prima sosta la gara il passo era buono, ho fatto dei bei sorpassi e delle belle difese ma non era quello che volevo. Non so e non sapremo mai se nel primo stint avrei potuto reggere il ritmo di Verstappen posso solo dire che dietro Charles mi sentivo bene e stavo anche gestendo bene la gomma. Volevo vedere cosa si poteva fare con aria pulita davanti. Ho fatto un lavoro di squadra, come concordato prima della gara. Però è frustante aver fatto questo tipo di lavoro e poi perdere tre posizioni alla prima sosta”.


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