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30 giu 2025
Tutto considerato, è stata una prestazione positiva quella delle Ferrari in Austria. Considerata una McLaren che ha corso su livelli fuori portata per chiunque, considerato il gap sofferto dalla Mercedes che appena due settimane fa era stata la protagonista in Canada, i 19” rimediati da Leclerc e i 29” accusati da Hamilton sono la fotografia di una prestazione positiva nel contesto della stagione. Un GP d’Austria che con Verstappen in gara avrebbe offerto un altro, utile, metro di paragone. Arriverà domenica prossima, a Silverstone, pista diversissima dove salirà in cattedra la prestazione aerodinamica pura e avremo un altro parametro di valutazione degli sviluppi.
“Gli aggiornamenti sono stati senza dubbio un passo in avanti, ci hanno aiutati a essere sul podio. La squadra ha fatto un lavoro incredibile, spingendo per portarli il prima possibile e so che stanno ancora lavorando e spingendo tantissimo per portare altri sviluppi il prima possibile”, le parole di Leclerc a fine gara. “Spero faranno ancora un po’ di differenza e ci aiuteranno ad avvicinare un po’ la McLaren, Red Bull nei giorni di grazia o alla Mercedes nelle sue giornate migliori. Stiamo spingendo tutti a fondo e spero vedremo presto i risultati”.
Il distacco di Leclerc va contestualizzato alla gara che è stato costretto a correre per 70 giri, in un lift and coast per nulla congeniale con la tipologia di curve del Red Bull Ring. Tre forti staccate, con inserimenti repentini dell’anteriore in curva 1, 2 e 3, sono condizioni nelle quali veleggiare prima di attaccarsi ai freni condiziona la prestazione.
"Ho corso una gara molto noiosa dopo curva 1 e fino al traguardo. Ero da solo, provando a gestire un po’ di problemi, o meglio, non problemi ma dobbiamo fare una sorta di gestione nella situazione in cui siamo.
Non scenderò nei particolari ma il lift and coast è stato un po’ frustrante e abbiamo pagato dazio nel primo stint, poi il secondo e l’ultimo sono stati un po’ più positivi. È molto difficile guidare la macchina con questa gestione da fare, però capisco e siamo in una situazione nella quale per massimizzare il potenziale dobbiamo fare questo in gara. Oggi abbiamo pagato un bel po’ il prezzo, soprattutto da parte mia. Guidare con il bilanciamento che avevo in macchina e dover fare lift&coast, sono due aspetti che non vanno molto d’accordo”, l’analisi di Leclerc.
Quanto la gestione sia stata dovuta alla gestione dei freni, quanto dei consumi e quanto, invece, è da legare al bilanciamento aerodinamico tra i due assi e il controllo dell’usura del fondo, non è chiaro. Resta una forma di gestione rispetto a una condizione ottimale.
Al di là della quale c’è un realismo nelle parole di Leclerc, quanto sottolinea: “Anche se avessimo corso la gara perfetta non penso che la McLaren fosse raggiungibile. Tuttavia, stiamo facendo dei passi in avanti.
Nessuno è soddisfatto del livello di prestazioni che abbiamo e non dobbiamo essere soddisfatti di un terzo posto, ma in una stagione come questa è un passo in avanti che fa bene al morale di tutti, perché c’è tanto lavoro fatto dietro le quinte per provare a svoltare”.
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