Lewis è stato penalizzato dal pit-stop effettuato poco prima dell'ingresso della SC. Il recupero fino alla sesta posizione si è interrotto per la velocità sul dritto di Sainz
Passo indietro delle Mercedes a Baku, dove è la Ferrari a correre da primo inseguitore di Red Bull e mettersi in luce. Aspettando gli aggiornamenti in arrivo a partire da Imola, la W14 non va oltre il sesto posto con Hamilton e l'ottavo con Russell. All'inseguimento di Carlos Sainz, Lewis, che ha chiuso la gara in scia alla SF-23 senza mai aver avuto un'occasione di attacco vera.
"Le Ferrari sono un po' più veloci di noi sui rettilinei, anche con il DRS aperto era rapido sul dritto. Nel settore centrale, inoltre, non è stato facile seguirlo", dice Hamilton del confronto con Sainz.
Sterzi a parte: Sostenibilità insostenibile
In più, 100 metri di DRS in meno, questa è stata la riduzione del tratto di ala mobile attiva decisa quest'anno dalla FIA, hanno avuto un loro peso. Hamilton riusciva ad avvicinare Sainz solo in prossimità della staccata di curva 1, troppo tardi per immaginare di costruire un attacco. Avrebbero fatto la differenza, quei 100 metri in più di DRS, se fosse rimasto il punto di attivazione dello scorso anno?
"Non capisco perché abbiano accorciato il DRS quest'anno, in passato abbiamo sempre avuto grandi gare con quel posizionamento. Quest'anno, quando aprivi l'ala era troppo tardi".
Nell'economia della gara di Hamilton a Baku non ha giocato a favore la tempistica dell'ingresso della Safety Car, entrata all'undicesimo giro. Pit-stop al nono per Lewis, a pagare - come Verstappen, Norris e altri - una scelta col senno di poi penalizzante.
"È chiaro che si è trattato di un calcio sui denti, mi aspettavo una giornata migliore, avendo lavorato così tanto nel week end e dopo una giornata difficile come quella di ieri. Invece ho perso molte posizioni.
Però, da lì mi sono detto: è andata così. La gara ha dimostrato come la fame sia intatta e, una volta che avrò trovato la fiducia in macchina arriverà anche il ritmo. Non potevo restare impantanato nella frustrazione per aver perso tutte quelle posizione. Ho tenuto la testa concentrata sull'andare all'attacco: mi sono goduto le battaglie.
Non abbiamo avuto la velocità delle scorse gare, però in squadra non manca certo la motivazione. Siamo tutti super affamati e stiamo lavorando sull'introduzione degli aggiornamenti. Credo che questo sia l'inizio di qualcosa di migliore nelle prossime gare".
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