Prova superlativa di Piastri, battuto un Leclerc sempre in forma a Baku ma ancora non vincente sul Mar Caspio; Verstappen ed Hamilton in difficoltà, sorpresa Colapinto e Bearman
Studia, non da oggi, da campione. E questa è una vittoria da campione. Non solo per il cinismo, per la repentinità e la precisione nell’attacco, quanto per come ha saputo leggere la situazione, intuendo che se avesse lasciato qualche giro a Leclerc, probabilmente oggi parleremmo di una vittoria Ferrari. Bello poi il ringraziamento alla squadra: “In un anno e mezzo hanno fatto crescere la macchina ma anche me, qualche mese fa questa gara non l’avrei vinta”. La gerarchia in McLaren, ora, è tutt’altro che scritta.
Sorprendere si fa sorprendere, inutile negarlo. Ma pensava di avere altre chances, e non nasconde la sorpresa dopo la gara: un errore di valutazione di squadra, sia al muretto che nell’abitacolo. Peccato, perché a Baku di solito va da dio e sembravano esserci i presupposti per sfatare un tabù che invece resta tale: cinque pole per la Ferrari, quattro per lui ma nessuna vittoria sul Mar Caspio. Nel finale aveva le gomme cotte, se Perez e Sainz non si fossero toccati per lui poteva finire pure peggio.
Leclerc: "Pensavo che avrei avuto occasione per ripassare, e invece..."
Brutalmente onesto quando dice che non c’è da lasciarsi andare all’entusiasmo per un podio letteralmente caduto tra le sue mani. “Eravamo da 5° posto, e senza i guai di Lando in qualifica ci sarebbe finito davanti pure lui”. Insomma, un modo diretto per far capire al team che la W15 di ora non può competere per il podio se gli altri non fanno regali. Molto buono comunque il passo con la hard.
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