Prova superlativa di Piastri, battuto un Leclerc sempre in forma a Baku ma ancora non vincente sul Mar Caspio; Verstappen ed Hamilton in difficoltà, sorpresa Colapinto e Bearman
Mettiamo per un attimo da parte il botto con Sainz, nel quale comunque i commissari non hanno riscontrato una responsabilità oggettiva. Baku è la “sua” pista e stava regolando, un anno e mezzo dopo, Verstappen: peccato per il risultato, ma c’era come prestazione e avrebbe avuto alte possibilità di finire sul podio. Speriamo per lui che l’Azerbaijan non resti un caso isolato in una stagione altamente mediocre.
Sull’incidente, vale il discorso fatto per Checo. Non sui livelli di Leclerc a Baku, ma con una gestione delle gomme agli antipodi alla fine era arrivato e, probabilmente, ce l’avrebbe pure fatta a passare Charles. Il vero rimpianto è quella sbavatura in curva 2: senza di quella, Perez non si sarebbe affiancato e lui avrebbe potuto attaccare l’altra Ferrari. Incidenti che possono capitare: era emerso alla distanza, ottima la gestione della gomma dura.
Magari il primo tentativo in Q1 non era stato impeccabile, ma di certo ha poche colpe per la bandiera gialla che si vede sventolare in faccia nel secondo run: tempismo sbagliato, pura sfortuna. Bravo e veloce in gara, con un’ottima gestione della hard in avvio, prologo di un secondo stint velocissimo con la gomma media nuova: recupera 3 punti a Verstappen, il problema è che si tratta, alla fine, di un’altra occasione persa in un weekend in cui Max non si è acceso praticamente mai.
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