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Non è la prima volta che la F1 è costretta a spostare le qualifiche: è accaduto già a Suzuka ed Austin. Ma che succede se nella domenica mattina di San Paolo non si potrà girare? Tutti gli scenari
2 nov 2024 (Aggiornato il 3 nov 2024 alle 11:26)
Le qualifiche nello stesso giorno della gara sono un caso raro, ma non unico. Perché in F1 è già successo che la pole position venisse messa a segno poche, pochissime ore prima del via della gara, che è proprio quello che dovrebbe accadere al Gran Premio del Brasile 2024. A Interlagos sarà quindi una domenica super adrenalinica con la FIA che ha deciso di programmare le qualifiche alle 11.30 e di anticipare il GP Brasile alle 16.30 e non più alle 18. Scopriamo tutti gli altri precedenti del Circus.
"Regina" di qualifica e gara nella stessa giornata è certamente Suzuka, con ben tre casi in cui il GP Giappone ha assistito alle qualifiche nel corso della domenica mattina per poi godere della corsa al pomeriggio. Successe per la prima volta nel 2004, quando il tifone Ma-On impedì ai piloti di giocarsi la pole al sabato pomeriggio. Così, le qualifiche slittarono alla domenica mattina, poche ore prima del via: il re in entrambi i casi fu Michael Schumacher, che concluse vincendo la meravigliosa cavalcata stagionale con la Ferrari F2004.
Sei anni dopo, nel 2010, stessa solfa: troppa acqua in pista, qualifiche slittate alla domenica mattina. Anche in quell'occasione, fu un tedesco a fare pole e vittoria nella stessa giornata: fu Sebastian Vettel con la Red Bull. Altri cinque anni e fu di nuovo Seb, nel 2019, a fare la pole position con la Ferrari a Suzuka nel corso della mattinata di domenica, anche se la gara la vincerà poi Valtteri Bottas con la Mercedes. Caso ancora più particolare quello del 2019, quando era stato ampiamente previsto il tifone Hagibis: la F1 nel venerdì pomeriggio prese la decisione di evitare del tutto di andare in pista al sabato, cancellando l'intera giornata anche per evitare problemi di sicurezza a tutto il personale, che altrimenti sarebbe stato costretto a recarsi in pista correndo dei rischi nel tragitto verso il circuito.
Un caso si verificò anche nel 2013, nella tappa inaugurale della stagione: a Melbourne qualifiche spostate alla domenica mattina, con pole di Vettel (Red Bull) e vittoria di Raikkonen (Lotus).
In America invece fu l'uragano Patricia ad imporre uno stravolgimento del programma. Nell'edizione del 2015, dopo svariati posticipi, si decise di far disputare le qualifiche alla domenica mattina di Austin. Pole position per Rosberg, ma vittoria per Lewis Hamilton con la Mercedes, il quale in quella stessa giornata portò a casa il terzo dei sette titoli della carriera.
Caso curioso: in cinque occasioni di qualifiche spostate alla domenica mattina, la pole è sempre andata ad un pilota tedesco.
Ora le qualifiche sono posticipate alla domenica mattina brasiliana, come dicevamo alle 11.30. Ma se andasse di nuovo male? Le ipotesi sono varie, ma ad ora non c'è la certezza su quale sarà la griglia di partenza del Gran Premio del Brasile.
Ovviamente la F1 si augura che nella domenica mattina di San Paolo si possa girare per stabilire la griglia di partenza con la qualifica tradizionale (che deve terminare quattro ore prima del via della gara, ad ora non c'è ancora alcuna comunicazione ufficiale sull'orario), ma il meteo non promette bene. Per questo motivo, ci si interroga su quale sarà la griglia di partenza nel caso andasse male anche nella mattinata brasiliana.
In un weekend tradizionale, il riferimento sarebbero le FP3 del sabato mattina, ma stavolta parliamo di un weekend sprint, per il quale non è prevista una regola precisa. Di fatto, è tutto in mano al direttore di gara, che ha libertà di scelta: si può prendere l'ordine d'arrivo della sprint oppure la classifica delle qualifiche shootout. Remota, ma non da escludere, la classifica delle FP1: essendo stata disputata già una qualifica ed una gara, difficilmente si andrà a stabilire la griglia di partenza in base alla lista dei tempi delle libere 1. Tuttavia, la stessa idea di prendere a riferimento le FP1 potrebbe essere una strada, perché se si giudica il format sprint a sé stante, allora le FP1 sarebbero l'unica sessione finora disputata da prendere come valida. Insomma, tutto un grande punto interrogativo: deciderà la volontà del direttore di gara, che presumibilmente si confronterà con squadre e piloti.
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