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McLaren fa quadrato, Stella: pit-stop giusto, un altro GP senza interruzione

Le scelte strategiche, concordate tra muretto e piloti, sono state prese con l'obiettivo di chi anzitutto deve arrivare al traguardo. L'episodio della bandiera rossa ha deciso il GP del Brasile

4 nov 2024

L'impressione (e qualcosa in più) è che a Interlagos, domenica, si sia deciso il mondiale Piloti. Il risultato finale rilancia Verstappen a chiusura di un trittico di gare corso perlopiù in marcatura su Norris. L'economia del punto a punto, mentre la Ferrari correva per vincere e Max altro non poteva fare che curare la lotta con il rivale diretto, rimediando penalità in Messico ma alla fine contenendo il recupero di Lando.

Nel GP del Brasile, invece no. Verstappen ha sfruttato al meglio le condizioni e gli episodi, diversamente da Norris e Piastri. C'è l'episodio della bandiera rossa ad aver scritto il copione finale, ma resta il dato di una corsa difficilissima che Verstappen ha affrontato senza commettere mezzo passo falso, come pochi altri piloti.

Primo: vedere il traguardo

In casa McLaren, Andrea Stella fa il punto in un dopogara dove l'analisi è dettagliata e spiega le scelte fatte nel cambio gomme poco prima dell'interruzione del GP.

"La gara in sé è stata ricca di eventi, con intensità di pioggia variabile, come l'aderenza in pista: era importante restare in gara. È quello che volevamo e ci siamo riusciti. Al tempo stesso, degli episodi ci sono costati delle posizioni. Il principale è stata la bandiera rossa, sfortunata per le tempistiche e ci ha visti perdere posizioni".

Al giro 28, Russell e Norris rientrano ai box, come fa Tsunoda e molti altri. Quattro giri più tardi, l'incidente di Colapinto porta alla bandiera rossa. È il jolly per le Alpine e Verstappen.

"A un certo punto, quando la pioggia ha iniziato ad aumentare, entrambi i piloti hanno riconosciuto che ci servivano gomme nuove per restare fuori in quelle condizioni. La decisione del pit-stop non ha pagato perché, in realtà, la pioggia è diventata molto intensa, portando a un incidente e alla bandiera rossa. Pensavamo, in quel momento, che con la VSC e l'aumentare dell'acqua in pista, fosse importante passare a una gomma nuova. Senza la bandiera rossa e con un'intensità leggermente inferiore, sarebbe stato difficile per quanti non avevano cambiato le gomme.

A volte passi per brillante perché ti impegni su una scelta ed è sempre più facile scegliere quando sei dietro. Passi per eroe e mi congratulo con loro per le decisioni prese", spiega Stella, riferendosi alla mossa Red Bull.

"Al tempo stesso, supporto la decisione che abbiamo preso, perché è arrivata con il pieno accordo tra piloti, muretto e anche con un po' di ragione: dovevamo restare in pista perché lottiamo per i punti, in entrambi i campionati e dobbiamo finire le gare. Personalmente non mi lascia molto a mio agio lasciare in pista una macchina con gomme usate e quella quantità d'acqua. Senza la bandiera rossa staremmo a commentare un'altra gara".

L'allungo sulla Ferrari nel Costruttori

La corsa nel mondiale Piloti sembra essere giunta al capolinea, al netto delle possibilità concesse dalla matematica - che già a Las Vegas, con Verstappen vincente o piazzato davanti a Norris, potrebbe non essere più di supporto -. Resta la corsa aperta nel Costruttori, sulla quale Stella aggiunge: "Nel complesso, otteniamo punti importanti dal week end, che sono fondamentali nella nostra corsa al mondiale Costruttori. Usciamo, in realtà, da quest'evento Sprint con un margine superiore rispetto alla Ferrari, in particolare.

C'è molto in palio nel trittico di gare conclusive. Perciò, adesso faremo un reset, riesamineremo ogni cosa dalla quale potremo imparare".

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