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Leclerc, i miglioramenti non bastano per la Ferrari: "Non c'era altro in macchina"

Il tempo di Charles riflette il potenziale assoluto della Ferrari SF-25, verso un GP di Cina che sarà deciso dal degrado gomme. Tornerà competitiva la Rossa in gara? Ecco cosa ne pensa Leclerc

Fabiano PolimeniFabiano Polimeni

22 mar 2025

Se nel caso di Hamilton resta l’amarezza per qualche decimo lasciato per strada, nel giro ideale personale, a guardare i due tempi in Q3 di Charles Leclerc non c’era molto altro da estrarre dalla SF-25. Primo tentativo da 1’31”040, il secondo è stato appena 19 millesimi più veloce: 1’31”021. 

È stato soprattutto nel secondo e, ancor di più, nel terzo settore della pista che le Ferrari hanno perso terreno, diversamente dalla qualifica Sprint dove il primo e secondo settore avevano assicurato la pole di Hamilton. Il miglior secondo settore di Leclerc è stato un 27”3, 1 decimo dai riferimenti centrati da Piastri e Russell; nel terzo settore, con 39”5 ha lasciato altro terreno rispetto al pilota McLaren e all’inglese di Mercedes. Alla fine del giro sono stati 380 millesimi di gap. Molti, se si pensa ai 176 millesimi che racchiudono i primi quattro piloti al termine della qualifica.

Miglioramento inferiore ai rivali

Si è visto che facevamo molta più fatica rispetto a ieri: mentre gli altri miglioravano, noi no, spiega Leclerc. “Oggi sono molto più soddisfatto rispetto alla giornata di ieri, quando non lo ero affatto. 

Qualifiche GP Cina: Piastri fa la pole, la Ferrari si prende la terza fila

Non mi aspettavo un miracolo perché su questa pista faccio fatica ma, per le sensazioni che avevo, ho messo tutto quello che avevo nel giro. Non c’era molto altro da tirare fuori dalla macchina. Peccato”. 

Se per Charles il potenziale della SF-25 nelle sue mai era tutto in quel’1’31”0 replicato in due giri di Q3, restano da capire le ragioni del distacco dalla McLaren.

Scelte d'assetto per aiutare la gestione gomme?

“Prima di parlare dovremo analizzare i dati, il vento è girato tanto, ma per tutti, le pressioni delle gomme sono cambiate: forse ci hanno fatto più male degli altri. Dovremo guardare dove abbiamo messo la macchina, spiega riferendosi agli interventi sull’assetto. Un tema sul quale è stato Hamilton ad aggiungere altro, segnalando come le piccole modifiche abbiano prodotto un maggiore sovrasterzo. 

Ritroveremo una Ferrari più competitiva sul passo gara e nella gestione delle gomme sulla distanza? Quanto visto durante la Gara Sprint potrebbe non ripetersi nel corso del Gran Premio, viste le condizioni differenti di partenza e giri da condurre in “aria sporca”, ovvero, nel traffico di altre macchine.

L'incognita di una gara nel traffico

“Lewis va molto forte in questo week end. Dovremo stare attenti, perché tra correre in aria pulita e correre dov’ero io, in aria sporca, c’è tanta differenza e penso che faremo più fatica a usare il passo visto al mattino. Forse mi sbaglio. 

L’aspetto positivo della giornata odierna è la vittoria di Lewis. Guardando avanti, alla gara di domani, sarà difficile”.

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