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Debora Figoli
20 mag 2025 (Aggiornato alle 15:13)
Il sabato di qualifiche a Imola si è trasformato in un incubo per Yuki Tsunoda. Il pilota giapponese della Red Bull ha infatti causato una bandiera rossa nei primi minuti della sessione, a seguito di un violento incidente che ha visto la sua monoposto cappottarsi nella ghiaia, riportando danni ingenti.
Un colpo durissimo, Tsunoda è uscito illeso dall’incidente e ha ricevuto l’ok medico per prendere parte alla gara domenicale. Tuttavia, i danni riportati dalla RB21 hanno costretto i meccanici a un autentico tour de force notturno, che ha comportato la partenza dalla pit lane.
Il punto conquistato con il decimo posto è arrivato anche grazie a una gestione intelligente della corsa, segnata da diverse neutralizzazioni e da un colpo di scena finale: il ritiro di Kimi Antonelli nelle ultime battute ha permesso a Tsunoda di entrare in zona punti, completando una rimonta tanto silenziosa quanto significativa: dall’ultima posizione Tsunoda ha tagliato il traguardo decimo. “Almeno sono felice di aver dato qualcosa alla squadra, soprattutto considerando la quantità di lavoro che hanno fatto per sistemare la macchina durante la notte” ha dichiarato il giapponese al termine della gara.
Nonostante il risultato, la delusione per quanto accaduto in qualifica resta palpabile. Tsunoda ha ammesso di essersi fatto prendere la mano dopo un venerdì brillante, in cui era riuscito a contenere il distacco da Verstappen entro il decimo di secondo. “La velocità sul giro secco era buona, fino alle FP2 ero vicino a Max. In qualifica mi sono fatto prendere dall’entusiasmo. Ho cercato di fare l’eroe al primo giro in Q1” ha confessato il giovane pilota giapponese.
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