Ferrari, chi paga i danni subiti da Sainz?

Ferrari, chi paga i danni subiti da Sainz?© Pirelli

Saranno "discussioni private" quelle che Vasseur si limita ad anticipare - con F1 e FIA - sul costo dei danni da sostenere in regime di budget cap. 

Fabiano Polimeni

20.11.2023 16:37

C'è un senso di ingiustizia nella penalizzazione che Carlos Sainz e la Ferrari si sono ritrovati a dover subire a causa di un episodio del tutto slegato da responsabilità dirette.

La gran prestazione in qualifica delle Rosse è stata, nel caso di Sainz, vanificata dalla penalità di 10 posizioni, comminata per la sostituzione della batteria e il conseguente sforamento del limite massimo di unità impiegabili in stagione.

Derogare al regolamento non compete ai commissari

Il collegio dei commissari ha liquidato la vicenda segnalando una mancanza di "competenze" per decidere una deroga a quanto prevedono le norme. Ecco, se non la direzione gara, che è emanazione della Federazione sui campi di gara, a chi andrebbe affidata una tale competenza? Posto che si voglia individuare.

Il GP di Las Vegas finisce con una Ferrari sul podio e l'altra in sesta posizione. Finisce con le parole di Vasseur sull'episodio del giovedì che ha sollevato un vuoto normativo di fatto. Se il danno è legato a un evento classificabile quale forza maggiore, perché squadra e pilota devono subirne gli effetti? Sarà uno dei punti sui quali discuterà la Commissione F1 ad Abu Dhabi. Che si arrivi a una soluzione è tutt'altra questione.

I costi imprevisti e la coperta corta del budget

Oltre l'elemento sportivo dell'arretramento in griglia, c'è il dato finanziario. Un paio di milioni di dollari, così ha definito Vasseur l'impatto del danno causato dal tombino sollevatosi al passaggio della Ferrari di Sainz. Quantificazione dei danni sulla quale ci sarà un confronto con "i portatori di interessi" - FIA, Liberty Media - per discutere di una possibilità di compensazione.

"Sarà una discussione privata che avrò con i portatori di interessi di quest'evento. Nel budget cap non c'è nessuna disposizione per escludere gli incidenti. 

Ci sono di certo molte spese aggiuntive, poiché è stato danneggiato il telaio, il cambio, la batteria e il motore è morto. 

Subiamo molte ripercussioni sul fronte finanziario, su quello sportivo e anche sulla disponibilità di pezzi di ricambio. Di sicuro, poi, non è un impatto facile sul fronte del budget".

Ad Abu Dhabi senza alcunché di riparabile

Con una gara al termine del mondiale, non c'è il tempo materiale per intervenire con riparazioni ed è un elemento "positivo", alla luce del tetto di spesa. "Non c'è nessuna possibilità di realizzare, ad esempio, un nuovo telaio. Si possono vedere i lati positivi e negativi, non riusciremo a ricostruire tutto perché la prossima gara è già tra una settimana. È anche vero che se avessimo dovuto regolare il tetto di spesa, il costo intero da sostenere, perlomeno tra adesso e fine stagione, non avremmo avuto molto spazio di manovra".


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